Esternalizzati!!!

Una giornata intera in piazza


Mattina corteo e manifestazione a Sesto, pomeriggio protesta a Cordusio. La sera in trasmissione ad Iceberg.Giornata piena, pienissima, per i 275 e per tutti coloro che ci hanno raggiunto al corteo, partito questa mattina dalla sede Wind di Sesto San Giovanni.La folla, cinque, seicento persone, trafigge la città intasando gli snodi principali di accesso a Milano, e si riversa sotto al Palazzo del Comune di Sesto, dove ad attendere ci sono, tra gli altri, il Sindaco Giorgio Oldrini, Luciano Muhlbauer, Consigliere Regionale Rifondazione Comunista, Giuseppe Nicolini, funzionario UILCOM,Alessandro Genovesi, segretario nazionale SLC CGIL, Tonio Rossa, funzionario Slc di Bologna.Lo sciopero è riuscito a confermare le attese, come avvenne per il 5 febbraio a Roma, portando in piazza rappresentanze aziendali provenienti da tutto il paese: RomaVeneziaNapoliPalermoGenovaTorinoBolognaEtc.raggiungendo il 75, 80% di adesioni, come segnalato da fonti ufficiali.
Ma veniamo al sodo.Da un palchetto approntato si susseguono i discorsi accorati dei nostri Rsu, del Sindaco Giorgio Oldrini, il quale conferma pieno appoggio.Per una città come Sesto San Giovanni, dal passato storicamente intriso di fabbriche e proletariato, è d'obbligo il pieno sostegno ai 275 ed a tutti i lavoratori del terziario, ribattezzati "nuovi operai".
Luciano Muhlbauer, così come Alessandro Genovesi, si soffermano sulla necessità impellente di modificare la legge 30, la quale, con le dovute cautele interpretative, offre l'opportunità di chiamare i licenziamenti spalmati nel tempo con il nome di "Cessione di ramo d'azienda".Tonio Rossa, il funzionario Slc di Bologna, porta la preoccupazione che si avverte in tutte le altre sedi e reparti: è infatti chiaro che questa operazione non sia circoscritta ai 275, ma sia un banco di prova per procedere verso il compimento di un progetto di esternalizzazione più ampio, utile per il raggiungimento dell'obiettivo di profitto ottenuto dall'erosione del costo del lavoro.E con Giuseppe Nicolini si ribadiscono le posizioni unitarie di tutte le segreterie, dalla cui voce esce all'unisono una sola parola: NO.L'appuntamento al tavolo del 5 marzo sarà l'occasione per ribadire la volontà di non trattare.
Ed è solo mezzogiorno e mezzo.L'assemblea si scioglie per una pausa pranzo, e si riunisce in piazza Cordusio alle 15:30, dove espone cartelli, informa i passanti con i volantini, condivide con la gente il proprio destino ed il proprio impegno determinato a modificarlo, fino alle ore 18:00.I numeri chiaramente non sono quelli della mattina, ma si contano comunque un centinaio di instancabili.E come darci torto: mai ci stancheremo di far valere le nostre ragioni, che non a caso si chiamano in questo modo!Infatti ora sto scrivendo dallo studio di Telelombardia, mentre Iceberg è in onda in diretta e tutto il pubblico indossa magliette rosse dalla scritta sul petto inequivocabile:"Wind, scaricati in un soffio".Questa giornata deve ancora finire.