Esternalizzati!!!

Repubblica titola "Wind:Traditi dall'Italia".


Vi invitiamo a leggere bene l'articolo di Repubblica reperibile su 275out.it in rassegna stampa.Dunque vediamo.Bersani ha fatto ciò che gli Italiani urlavano da tempo. Ha eliminato i costi di ricarica.Se non ricordo male, tra le altre cose, in fase di start up Wind ha rosicato quote di mercato ai competitors anche grazie al fatto che era l'unico operatore telefonico a non applicare il costo di ricarica. Lo ha inserito una volta consolidata la posizione sul mercato: una roba tipo Gerry Scotti che ti stacca l'assegno da 16000 euro e che ti porti a casa pure se sbagli le domande seguenti.Cioè: gli Italiani sono in festa grande, voglio dire, incredibile! I costi di ricarica non ci sono più!Naguib invece piange. Si sente tradito dall'Italia. Eggià, perchè quando comprò Wind da Enel (ultima trance a Dicembre 2006!) la sua strategia di mercato, il prezioso bagaglio manageriale delle prime linee, l'inventiva, la creatività, la capacità industriale dell'intera azienda poggiava su un prezzo obbligatorio di cartello che tutti i clienti dovevano pagare.E grazie al c..o! Non mi sembra ci voglia un master in economia per fare i soldi in questo modo!Ora invece quel governaccio cosa fa? La cosa sbagliata: fa un favore agli italiani ma tradisce la Wind, che ora non sà più come fare a mettere in piedi un business serio.E cosa dire dell'A.D. Paolo Dal Pino che, quale Capo della Resistenza, ha battagliato fino in fondo per mantenere questa tassa oltraggiosa?La cosa più grave è che Naguib e Paolo ora temono rischi per l'occupazione, ossia approfitteranno di questo tradimento per sdoganare i loro licenziamenti.E noi siamo entrati in rapida paranoia, a metà fra il romanzo giallo, la telenovela, il complottismo globale.Da qualche settimana infatti si vociferava in azienda e negli ambienti più vicini al sindacato che il management di Naguib avesse deciso di cavalcare il decreto Bersani a suo vantaggio. Detto. Fatto. Peccato che 275 sono già out.Inoltre non ci spiegavamo come mai il quotidiano "Repubblica" non ci avesse degnato minimamente di attenzione. Poi abbiamo cominciato a constatare come da metà gennaio, praticamente il 90% delle inserzioni pubblicitarie sul quotidiano fossero di Wind.Ci guardavamo e ci dicevamo:"E' sicuramente una casualità".Ma strillare in grassetto che L'Italia ha tradito il Capo della Resistenza che a sua volta ora minaccia rischi occupazionali, caro Eugenio, non ci sta bene. Ancora una volta l'informazione, lungi dall'informare obiettivamente, propaganda il conveniente propagandabile.La paranoia si allarga, aumentano i sospetti.Si vocifera che il piano industriale di Wind sia quello di snellirsi per varcare l'uscio della borsa e che per farlo Naguib e Paolo sono pronti a tutto: dal piangere per cento lire fino a lasciare a casa centinaia di lavoratori italiani.