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SULL'AMORE

SULL’AMORE

C’è chi l’amore lo teme,

c’è chi con l’amore ci gioca,

ma c’è anche chi l’amore lo apprezza

e ha voglia di tenerezza,

e poi c’è chi l’amore lo ha cercato,

ma ancora non lo ha trovato.

L’Amore è una follia,

una saggia e dolce follia,

e quando lo trovi

 vorresti che non andasse più via.

 

 

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Sulla paura

Post n°10 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da AntonioAgus
 

La paura è il peggior nemico degli esseri umani. Probabilmente la caratteristica principale che distingue una persona di successo (dove per successo si intende il raggiungimento degli obbiettivi che ci si pone), amata dagli altri e sostanzialmente che può essere felice (è necessario vedere anche se si tratta di una persona di buoni valori o no) da una persona “fallita”, che si accontenta di poco, frustrata e infelice, è il coraggio.

A volte questo coraggio può essere scambiato per presunzione e, a volte, in effetti è così ma non sempre.

Io per coraggio intendo la forza di mettersi in gioco, di rischiare qualcosa, di “investire” qualcosa per il raggiungimento di uno scopo, per “guadagnare” qualcosa. Negli affari si investono soldi con la speranza di guadagnarne di più, se va male si perde l’investimento e non tutti, comunque, hanno la possibilità di investire denaro.

Nella vita si può rischiare di perdere la faccia, magari difendendo un’idea in cui si crede o una persona che invece la maggioranza delle persone ritengono stupida. E’ ovvio che alla fine, se si rivelasse essere così, noi avremmo fatto una “brutta figura”.

In alcuni casi si può restare delusi, scoraggiati e insicuri perché si investono la volontà e le capacità, magari per avere successo nel lavoro, nello sport o nello studio e magari si fallisce.

Ma siamo sicuri di avere dato il massimo, il meglio di noi stessi? No? Allora c’è poco da fare, abbiamo perso un’occasione e la colpa è esclusivamente nostra, forse, se avessimo fatto di più, saremmo riusciti mentre ora non ci resta che rimpiangere quell’occasione persa per il resto della nostra vita.

Potevamo fare quel tiro in porta ma, per paura di sbagliare, abbiamo passato la palla al compagno che senza indugiare ha tirato e fatto gol. Lui sarà il campione, anche se magari in realtà noi siamo più bravi a giocare!

Ci è venuta un’idea che potrebbe fare guadagnare dei soldi all’azienda in cui lavoriamo permettendo in più a noi di fare un salto nella nostra carriera e non la proponiamo perché abbiamo paura che l’idea fallisca e così finiremmo per fare una brutta figura con il capo? Forse a causa di questa paura abbiamo perso l’occasione più importante della nostra vita lavorativa e per cosa? Paura di fare una brutta figura? Beh, non ci resta che rimpiangere l’occasione persa e domandarci per il resto dei nostri giorni:” E se mi fosse andata bene? Come sarebbe la mia vita adesso?” Vale la pena rischiare di restare infelici e con un dubbio del genere solo a causa di un po’ di paura?

Veniamo ora alla parte più delicata, rischiare in AMORE.

La paura di rischiare in amore è spesso la paura più grande e difficile da superare, soprattutto se era già capitato di rischiare finendo poi per soffrire.

Rischiare in amore ha dei pro e dei contro, come tutte le cose.

In amore tutti possono rischiare, al contrario che negli affari, ma la sofferenza che si prova a causa di una delusione d’amore è senza dubbio maggiore di quella causata da un investimento sbagliato!

La sofferenza che si può provare quando ci si lascia trascinare, anima e corpo in una storia, quando si è pronti a tutto per la persona amata, quando la nostra vita acquista un senso solo perché c’è lei o lui e poi si rimane delusi è immensa. E’ come morire, ci troviamo d’un tratto senza che la nostra vita abbia un senso, ci sentiamo vuoti, senza speranza, senza un futuro. E’ terribile.

Allora, forse, non vale la pena di rischiare. Come è possibile accettare il rischio di soffrire così tanto? Che senso ha? Masochismo probabilmente. E’ meglio stare da soli, oppure avere delle storie senza lasciarsi coinvolgere troppo, tanto chi ci dice che quella sarebbe stata la persona giusta, quella con cui saremmo stati felici per sempre? Probabilmente non lo era e ci siamo solo risparmiati una bella sofferenza! Però, se invece fosse stata proprio la persona giusta e l’avessimo persa perché avevamo paura di lasciarci andare? Se fosse stata la persona che avremmo amato e che ci avrebbe amati per tutta la vita, con cui saremmo veramente stati felici? Voglio dire, quante persone “giuste” ci possono essere per noi?  Quante possibilità ci sono che ci capiti più di una volta di trovare la persona giusta? E’ un bel problema….. scegliere se rischiare di soffrire fino a sentirsi quasi morire per un po’ di tempo con la possibilità però che le cose vadano bene e quindi di essere felici e innamorati per sempre o essere infelici per tutta la vita, senza altre possibilità!?

Sinceramente non mi pare che ci sia molto da pensare! Credo che nessuno, in realtà, se si fermasse un istante a pensare, sceglierebbe di essere infelice per sempre, sceglierebbe di perdere l’occasione di essere felice per tutta la vita!

La paura, che grosso problema! La vita è piena di problemi, o come dice il filosofo Karl  Popper, tutta la vita è risolvere problemi!

La stessa natura procede per tentativi nell’eliminazione degli errori, nel suo perfezionamento.

Ad esempio, il cambiamento di un determinato habitat, magari a causa dell’uomo, provoca il sorgere di un problema  per tutti gli esseri viventi che vivevano in quell’habitat, il problema di adattarsi alla vita in un habitat differente. Alla natura non resta altro che tentare, nel corso di anni e a  volte di secoli, piccoli cambiamenti che permettano a questi animali di vivere in questo ambiente modificato per evitare l’estinzione. Lo sviluppo biologico è pieno di sbagli e la correzione di questi sbagli avviene lentamente.

Così come la natura anche noi facciamo degli errori, il nostro scopo però ormai non è la sopravvivenza e l’evoluzione biologica ma la crescita interna e il raggiungimento della felicità e, per fortuna, essendo la nostra vita piuttosto breve, abbiamo la capacità di poter correggere i nostri errori in tempi decisamente più brevi della natura e questo è dovuto al fatto che “alcuni” di noi cercano di apprendere dagli errori commessi in passato e anche dagli errori degli altri. Noi a differenza della natura siamo in grado, o almeno dovremmo esserlo, di riconoscere come errate parecchie delle nostre idee già prima di pensarci criticamente e altre idee le scartiamo quando pensiamo bene alle conseguenze e all’efficacia che potrebbero avere. Noi siamo superiori alla natura perché siamo in grado di imparare dagli errori e siamo dotati della capacità di critica consapevole.

Per farla breve, davanti ad un problema ci si dovrebbe comportare più o meno in questa maniera:

1.      problema

2.      tentativi di soluzione

3.      eliminazione dei tentativi falliti

4.      nuovo problema

fino ad arrivare alla soluzione del problema.

Proviamo a prendere in esame la paura di amare.

Bisogna partire dal fatto che nostro scopo “naturale” nella vita è essere felici.

Siamo consapevoli che nonostante la sofferenza che può provocare l’amore è senza dubbio l’elemento più importante per essere felici, quando si trova l’amore si è felici infatti tutti lo cercano. Senza l’amore quindi difficilmente si potrà dire di essere veramente felici.

Amore = felicità - non Amore = non felicità, insoddisfazione, incompletezza, solitudine.

1.      problema: raggiungimento della felicità

2.      tentativo di soluzione: conoscenza di una persona apparentemente interessante, si pensa al raggiungimento della felicità in amore, si approfondisce la conoscenza

3.      eliminazione del tentativo: in seguito ad una conoscenza più approfondita la persona si è rivelata “sbagliata”

a questo punto si ricomincia dal punto 1, fino a quando anche in seguito alla conoscenza approfondita la persona sembra essere “giusta”, sentiamo in noi che c’è qualcosa. A questo punto ci si dovrebbe buttare a capofitto nella storia, è questa infatti l’unica possibilità di verificare se si tratta del “giusto tentativo di soluzione”.

Se a causa della paura di soffrire non si riesce ad approfondire la storia, non riusciamo, in sostanza, a lasciarci andare, sorge un problema all’interno del problema del raggiungimento della felicità. In questo caso però, trattandosi di amore e non di investimenti o chissà cos’altro, dovremmo utilizzare le capacità che abbiamo in più rispetto alla natura, ovvero la critica e ciò che abbiamo appreso nella nostra vita, in questo caso la consapevolezza che la possibilità che in una vita ci capiti più di una possibilità di trovare il vero amore è pressoché nulla!

Se si capisce questo, non si può non capire che non rischiare sarebbe l’errore più grande che potremmo fare!

Questo schema andrebbe applicato in tutte le questioni, ed in effetti è quello che facciamo involontariamente. Spesso però capitano situazioni in cui, proprio a causa di qualche paura, il meccanismo si inceppa al punto due, ovvero nasce il problema, si prova un tentativo di soluzione, fallisce, si riprova con lo stesso tentativo. Una cosa di questo genere capita spesso quando in qualche situazione si presenta un problema, cerchiamo di superarlo e fallisce il nostro tentativo. Fallito questo è sfumata anche l’occasione e il problema a questo punto si ripresenterà quando ci capiterà un’altra occasione simile. Se utilizzassimo la capacità di apprendimento, ci ricorderemmo che  l’ultima volta abbiamo tentato una soluzione fallita e in questo caso non andremmo certo a riprovare!!! Chissà perché, tante persone non ci fanno caso e continuano a darsi la zappa sui piedi senza farsi venire in mente di provare o a spostare i piedi o di cambiare la traiettoria della zappa!

 

 

 

 

 

 

 

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CITTADINANZA ITALIANA? NON CONVIENE!

 In considerazione di quanto sta avvenendo nel nostro Stato e nelle nostre città,evincendo dai quotidiani le sentenze emesse nei confronti di cittadini extracomunitari che,

clandestini e spesso pregiudicati,continuano a delinquere deliberatamente;

considerata la loro possibilità di poter continuare ad usufruire di tutti i servizi (casa,salute,scuola,ecc.)con anzi una corsia preferenziale per il loro ottenimento;

considerata la possibilità per queste persone di compiere attività illegali ed avere comportamenti illeciti senza mai dover render conto alle leggi di questo Stato

tanto meno alla comunità;

considerato che NON contribuiscono al mantenimento dell'apparato sociale di questo Stato in nessun modo,


CHIEDO


Che mi venga tolta la cittadinanza italiana e di essere considerato a tutti gli effetti un clandestino e come tale essere trattato e giudicato


In attesa dell'ottenimento di quanto richiesto provvederò ad un comportamento consono al mio nuovo status,ed in particolare

- sospensione dei pagamenti di tutte le tasse locali,statali e sociali.
- Occupazione abusiva di locali dove poter vivere indisturbato
- Svolgimento di attività piu' o meno lecite,per il mio sostentamento (furto,rapina,spaccio,lavoro nero,ecc.....)
- Sospensione RC auto,revisione automezzo e patente
- Richiesta di sussidio di mantenimento con il sostegno delle organizzazioni sindacali,politiche e sociali,preposti al mio inserimento sociale,culturale e lavorativo


Certo che questa mia richiesta venga presto esaudita,nel convincimento che:


“La legge è uguale per tutti”


ritengo doveroso che,le sentenze applicate fino ad ora,saranno le stesse che verranno applicate nei miei confronti.

Cordiali saluti,da un ex cittadino italiano
 

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