Colonnello Kurtz

Dichiarazioni programmatiche


Due settimane nella ristretta comunità dell’isola di Robinson Crusoe sono state foriere – oltre che di indimenticabili pescate - di pesanti e ponderate riflessioni sui cosa desidero in fatto di conoscenze virtuali e soprattutto non. Con questo post intendo fare semplicemente un po’ di chiarezza. Anzitutto sul fatto che il virtuale per il virtuale non mi interessa. Non mi piace e non interessa affatto cercare giochi di seduzione cerebrali completamente fini a sé stessi. Non mi piace il gioco per il gioco, l’allumage per l’allumage, le persone che compiacciono il proprio ego cercando conferme a chiacchiere alla propria capacità di seduzione. Sono una persona fisica e pertanto mangio, bevo vino, abbraccio, bacio, ballo: talvolta le dò e talvolta le prendo. Ho persino un pisello, il che mi elimina automaticamente dall’universo dei rapporti tra gli angeli senza sesso. Nessuno me ne voglia, ma in verità di ciò che accade solo nel mondo iperuranio francamente non me ne importa una sega. Indi, se non ti trovi in questa linea di pensiero, passa avanti senza timore: non ci saremo persi nulla, né io né te. Se non hai intenzione di metterti in gioco nel conoscerci, se ti interessa uno scambio solo intellettuale, da corrispondenza epistolare come si faceva nell’ottocento e non hai alcuna voglia di vedermi, certamente non sono la persona che cerchi. Non sono un addormentato, ma nemmeno il mostro di Scandicci, e in genere se chiedo ad una persona, magari donna, di incontrarsi non è affatto detto che se le debba saltare addosso. Almeno, può accadere, ma non in maniera premeditata. La vita è fatica, e anche rischio. Ma senza correre rischi, senza la possibilità di fare cose potenzialmente stupide ed insensate la vita diventa insipida e noiosa. E non dare per scontate troppe cose. La vita è piena di sorprese. Infine, a me piace dire le cose come stanno: pane al pane e vino al vino (avrei usato un’espressione più efficace, ma meglio evitare). Se con una persona mi ci trovo bene, lo dico. Se non mi ci trovo bene, glielo dico lo stesso. Se ad esempio invito te e la tua amica a casa mia per vedere un DVD e per bere una bottiglia di vino, non dare per scontato che il motivo sia in realtà quello di dare corpo ad una fantasia a tre. Voglio conoscere delle persone, e non chiedo loro nient’altro che essere sé stesse, e di farsi conoscere. Il resto, i giochini di potere e le principesse chiuse nella turris eburnea non mi interessano. Con l’occasione, mi permetto di salutare tutte le persone, uomini donne, piante d’agave ed elefanti marini che hanno deciso di conoscermi malgrado tutto.  Nella foto: l’isola di Robinson Crusoe