Colonnello Kurtz

I compiacioni


C'è una categoria di uomini, tra i bloggers, che veramente non capisco. La loro esistenza trova un senso nel riempire i blog di donne di commenti che tra il fintamente compiaciuto e lo smaccatamente autopromozionale. Scrivono solo cose carine. Non si incazzano mai, non hanno mai un'opinione disallineata dalla media. Dicono solo cose ovvie, banali. Non ne ho mai letto uno scrivere un post incazzato, in cui difende un punto di vista, un principio di qualsiasi tipo, una convinzione profonda. Sono d'accordo su tutto e con chiunque. Basta che sia donna e che respiri. Lasciano melense e complimentose tracce ovunque, peggio delle lumache. Si complimenterebbero persino per il Jackson Pollock lasciato sull'assorbente dalla blogger che ha le mestruazioni. E' tutto un "ciao cara, come va oggi" e "compimenti, sei in ottima forma". Ostentano una millantata familiarità e vicinanza affettiva con qualsiasi donna abbia un blog, che si parli di ricette per fare la torta di mele, delle avvincenti cronache dall'ufficio di ragioneria, degli sconvolgenti amorazzi in chat piuttosto che di qualsiasi argomento dello scibile umano. Non hanno mai una parola di disappunto, sono sempre fintamente gentili. Passano per salutare, come affettuosi vicini di casa. Ecco, adesso sono in un internet cafè. Ne ho uno davanti: ha una faccia da bravo ragazzo, è distinto, ha una bella giacchetta, belle scarpe, in una finestra ha una chat di digiland, in un altra scorrono le immagini di una tipa a pecorina su YouPorn. Ogni tanto passano pure qui sopra, mai capito cosa cerchino. Mi chiedo se abbiano una personalità, se ne abbiano più d'una, se non ne abbiano affatto. Sono quelli che benpensano. Mi chiedo cosa ci sia davvero dietro, che effetto possano fare a chi si trova il blog popolato da queste strane ed oscure presenze. Non lo so. Non posso immaginarlo. Non sono una donna. Non scrivo cose di donne. Già è abbastanza complicato essere uomo.Sono come noi, sono in mezzo a noi.