Colonnello Kurtz

Una vita low cost


I miei mobili e parte del restante arredamento li ho comprati all’Ikea o a Casamercato. La cucina invece l’ho presa ad una liquidazione. I miei abiti, le mie scarpe li compro negli outlet o nelle catene di negozi a buon mercato, ma non per questo vesto in maniera trasandata. Non mi piace svuotarmi le tasche per portare a spasso il brand di qualche famoso stilista. Cerco di comprare solo cose belle e di buona qualità. Mi sposto continuamente in aereo per lavoro, e tutte le volte che posso prendo i voli di Ryanair, perché un bicchiere d’aranciata in più non vale un biglietto che costa il triplo. Detesto gli alberghi, che trovo costosi, freddi e claustrofobici, preferisco dormire nei bed and breakfast che magari col gestore puoi anche scambiarci quattro chiacchiere. Odio mangiare in quei ristoranti pretenziosi che ti portano un cubetto di roba in un piatto schizzato di salse colorate ed esci senza esserti minimamente saziato. Meglio una cena in grande stile a casa con gli amici: pesce dall’antipasto ai contorni, vino buono e dolci della pasticceria siciliana. Non mi piace andare in vacanza a Forte dei Marmi a Porto Cervo o a Courmayeur, perché non mi interessa spiare dal buco della serratura la vita dei cosiddetti Vip, e poi comunque non avrei i soldi per andarci. Meglio una sperduta isoletta greca di trecento abitanti. Il mio motorino è del 1999, e conto di utilizzarlo fintanto che cammina. La macchina ce l’ho, ma ci faccio 12.000km l’anno, quasi nessuno per andare al lavoro. I miei due cellulari li ho presi con i punti ricarica. Sono un precario, e vivo low cost. What else?(Nella foto: la spartana camera di un Albergo della catena NH)