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Dialogo tra Platone ed Aristippo (sulla prostituzione)

Post n°200 pubblicato il 09 Maggio 2007 da sparus_rm

Aristippo: Oh (vocativo) Platone, amico mio! So che tu disdegni la prostituzione e che la consideri come una sciagura terribile per la virtù dell’uomo e per la nostra società ateniese, e mi vergogno per quanto ho da dirti.

Platone: Cosa ti è accaduto, oh (vocativo) Aristippo, amico mio, perché tu debba usare queste parole?

Aristippo: Da quando mia moglie mi ha lasciato, ma anche da prima in verità, non copulo, né con le vergini custodi dei tempi, né con altre donne. Dioniso mi possiede nei desideri e sento un bisogno terribile di scopare, oh (vocativo) Platone, amico mio!

Platone: e così hai pensato bene di dare sfogo alle tue voglie con una prostituta, oh (vocativo) Aristippo, amico mio? Tu che sei un bell’uomo non dovresti avere problemi ad unirti nella copula con le belle giovinette ateniesi. Guardati pure intorno, ce ne sono ovunque, nelle palestre, sugli autobus, nei centri commerciali e quante ne passano poi per il tuo emporio! Il tuo bisogno può incontrarsi facilmente con il loro bisogno! Fossi un pitale sbrecciato, capirei anche, ma non è così e sai che le lusinghe non fanno parte del mio parlare. Non hai certo bisogno di pagare per questo, Aristippo!

Aristippo: hai ragione, oh (vocativo) Platone, amico mio! Ma sono mesi che ci provo e non copulo lo stesso, e ormai nemmeno le manovelle alleviano più questo mio disagio. La donna è complicata, e Minerva mi è testimone, se tenti di sedurla si ritrae e si nasconde come il ragno che si rifugia dal caldo all’ombra d’una foglia. Cosa dovevo fare, oh (vocativo) Platone, amico mio?

Platone: Aristippo, anzitutto finiamola con questi "oh!" vocativi che rischiamo che i posteri ci prendano per due imbecilli. Sai bene che io non amo le prostitute e l’idea stessa del prostituirsi, ma non sono qui per giudicarti, ma per capire quello che si agita nella mente degli uomini e che spinge a cercarle. E non è un bene per un uomo che si astenga troppo tempo dal copulare. Cos’è accaduto, dunque?

Aristippo: Oh (vocativo) Platone, amico mio…

Platone: E adesso famo basta, dai.

Aristippo: Scusami, hai ragione. Ecco cos’ho fatto, Platone: ho letto il giornale e c’erano i numeri di molte massaggiatrici. Ne ho chiamate alcune, ma una aveva lasciato in segreteria un messaggio in cui elencava tutte le arti di cui era capace, ed era la settimana delle offerte orali, quindi mi sono deciso ad andare. Vuoi mica che la chiami e ti faccia sentire il messaggio?

Platone: No, Aristippo, ti credo sulla parola. Non ho motivi per dubitare della tua sincerità.

Aristippo: Così sono andato, la sua casa era dall’altra parte della città, ma ho pensato che potesse valerne la pena. Mi ha fatto entrare, sedere in un salottino e abbiamo contrattato il prezzo di un pompino: solo quaranta dracme. Poi mi ha portato nella sua camera, ha messo un film porno sullo schermo al plasma, si è spogliata e si è lasciata guardare e toccare, poi si è messa sopra di me e mi ha iniziato a piaceri di cui nemmeno sospettavo l’esistenza. E certi piaceri, Platone mio… Sapevi ad esempio che esistono dei preservativi fatti apposta per il coito orale?

Platone: Non che me ne intenda molto, che la filosofia mi lascia ben poco tempo per queste cose, ma sapevo di qualcosa del genere alla banana, alla fragola e ai frutti di bosco…

Aristippo: Noooooo… Sono preservativi che mette l’uomo sulla lingua per praticare in sicurezza il cunnilingus alla donna.

Platone: Davvero? Ne ignoravo completamente l’esistenza, forse ho passato troppo tempo seduto su questi sassi a pensare alle cose della filosofia. Ma i dettagli m’interessano poco. Sei stato appagato?

Aristippo: Mi è piaciuto questo si, ma prima che giungessi all’apice dell’appagamento si è fermata. I miei venti minuti erano passati.

Platone: Brutto traditore seguace di Epicuro, ignoravo che queste cose fossero a tempo! Le tue quaranta dracme le hai godute a metà, quindi. Ma non posso fare a meno di chiederti come ti sei sentito e se intendi riprovare.

Aristippo: Ho scoperto il puttaniere che è in me, mi sento un mostro perché mi è piaciuto e ci tornerei. In quel momento sono stato bene, ma poi mi sono sentito uno stupido privo di virtù e schiavo della sua lascivia. Ma credimi, Platone, la mia situazione era diventata davvero pesante.

Platone: E’ stato un momento, non dargli più importanza di quanta ne meriti. Ma non farlo di nuovo, è una via di fuga comoda e piena d’illusioni. Essa svilisce le tue tasche e svuota l’opinione di te stesso, facendoti credere d’essere l’unico modo per poter essere uomo. E ricordati che quella libertà e quell’opulenza che hai visto in quella casa, i divani, lo schermo al plasma, il perfetto lavoro dell’estetista sul suo corpo non sono che illusioni che mascherano anni di umiliazioni e di cazzi brutti e storti. Ora và pure Aristippo, oh, (vocativo) amico mio, e invece di pensare a queste cose, perché non mi presenti quella mora con due tette così che in palestra ti ammicca sempre?

Disclaimer: Aristippo non sono io. Non vado a puttane, non mi è mai venuto in mente. Non giustifico la prostituzione. Ma non voglio giudicare, magari capire si. Anche perchè di Aristippi ce n'è tanti in giro. Qualcuno magari vicino a te. E magari si può provare a parlarne. Magari con un po' di ironia.

 
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Commenti al Post:
liubiza
liubiza il 09/05/07 alle 19:38 via WEB
mmmmmmmm....mah!
(Rispondi)
 
sparus_rm
sparus_rm il 09/05/07 alle 20:27 via WEB
Ok. Metto il disclaimer: Aristippo non sono io!
(Rispondi)
 
 
apocrif_a
apocrif_a il 09/05/07 alle 21:18 via WEB
ah meno male, perchè stavo per chiedere chi era platone! va be' ma il dubbio mi resta!!!
(Rispondi)
indianina67
indianina67 il 10/05/07 alle 13:17 via WEB
Oddio, se penso alle "puttane" mi vengono in mente le minorenni che vedo la sera sulla Salaria e gli uomini che inchiodano bruscamente per mercanteggiare. Se penso alle "puttane" per strada, alle loro storie di moderne schiave che hanno alle spalle, Aristippo lo prenderei a calci nelle palle. Perché non so come si faccia a pagare una ragazzina che chissà quali violenze e condizionamenti subisce per stare a 15-16 anni lì, in mezzo alla strada. Altra cosa è andare con quelle che lavorano "per sè", e allora lì sì, l'ironia mi starebbe pure bene.
(Rispondi)
 
sparus_rm
sparus_rm il 10/05/07 alle 14:49 via WEB
Concordo al 100%: Aristippo infatti faceva riferimento ad una libera professionista con tanto di studio, anche se, come sosteneva Platone, comunque dietro ad una navigata lavoratrice c'è sempre una storia di "anni di umiliazioni e di cazzi brutti e storti".
(Rispondi)
Skassambrella
Skassambrella il 10/05/07 alle 22:19 via WEB
Io ho una terribile curiosità: esistono davvero quei cosi di cui Aristippo parla a Platone? Oh (vocativo) povera ingenua!
(Rispondi)
 
sparus_rm
sparus_rm il 11/05/07 alle 09:10 via WEB
Esistono, e anche per Platone è stata una grossa sorpresa...
(Rispondi)
 
 
Skassambrella
Skassambrella il 11/05/07 alle 11:05 via WEB
Io credo che se Platone si fosse premurato di far girare questa voce si sarebbe rispamiato un sacco d'anni persi a filosofeggiare. E si sarebbe risparmiato pure un gran bel numero di se*he.
(Rispondi)
 
 
 
sparus_rm
sparus_rm il 11/05/07 alle 12:08 via WEB
Non so se tu e Platone stiate parlando della stessa cosa. A cosa alludevi, cara?
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Skassambrella
Skassambrella il 11/05/07 alle 12:48 via WEB
Io non alludo mai, caro.
(Rispondi)
polystyrene
polystyrene il 11/05/07 alle 21:04 via WEB
divertente! :)
(Rispondi)
sparus_rm
sparus_rm il 11/05/07 alle 22:06 via WEB
E' venuto Aristippo a trovarmi (oh, Aristippo, amico mio). Ha letto il post ed è piegato per terra per le risate...
(Rispondi)
elenk
elenk il 12/05/07 alle 08:54 via WEB
Allora tu sei Platone!!!Hahaha!!! Dimmi una cosa, ma...Aristippo ti ha presentato la mora della palestra?????
(Rispondi)
 
sparus_rm
sparus_rm il 12/05/07 alle 21:10 via WEB
Platone? NO, grazie, preferisco stare leggero a cena, la sera. Cmq, meglio che alla mora ci pensi Aristippo così si leva il vizio...
(Rispondi)
naiima
naiima il 12/05/07 alle 18:16 via WEB
molto divertente :) Peccato sia stato necessario aggiungere il disclaimer, dare spiegazioni. Alcune fonti autorevoli rivelano che copia di questo carteggio fosse conservato tra gli scritti più preziosi della biblioteca di Alessandria :))
(Rispondi)
 
sparus_rm
sparus_rm il 12/05/07 alle 21:01 via WEB
Disclaimo per forza. C'ho le femministe che fanno già i picchetti sotto casa mia. Il carteggio comunque, doveva far parte del simposio, ma poi l'editore non ha voluto: roba di marketing...
(Rispondi)
nakshidil75
nakshidil75 il 13/05/07 alle 16:09 via WEB
Grandissimo! Comunque io ti vedevo come Platone...
(Rispondi)
grossodiamante
grossodiamante il 27/02/08 alle 00:04 via WEB
Aristippo ha tutta la mia comprensione. Tuttavia 40 dracme mi sembrano davvero poche. ciao, Rocco
(Rispondi)
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