Ancestralstigmata

Post N° 13


Fra Chatelet e Strasbourg - St. DenisSul grafico della stazione la linea 4 è di coloreVerde speranza. Ma quando scendo le scaleVedo solo il nero del tunnel, il bianco dei neonEd il grigio dei volti in attesa.Dov’è finito il verde promesso? La speranza, poi. Qualcuno gridaAlle porte automatiche che non è giustoMa non si capisce cosa. La ragazza magraSi tinge gli occhi e le labbra sottili guardandoFuori dal treno. Tu siedi al posto riservatoPer i disabili ed io mi immagino come Un malefico virus che contamina Le viscere della città.I giornali gratuiti sono letti e subito Trasformati in carta straccia. Che altro?Forse il vento: soffia forte nei corridoi Ma i vagoni sono bollenti e sudiamo L’uno sull’altro.  Mi dicono che la poesia di oggiDovrebbe spiegare la scienza; questo il grandeParadosso moderno. Ma io non voglio parlare Di fisica e meccanica e mi concentro Come al solito sulla commedia umana. Fino a quando esco dalla stazione Ritrovando lo splendore del cielo;Allora la commedia diventa divina.    Tornato a casa mi assale Il solito impulso di buttare le cose;Poi mi sentirò più leggero.Biglietti usati, buste di plastica,Etichette di vestiti che ho compratoPer te; voglio vedere come ti stannoPrima di fare l’amore. Butterei viaAnche la testa, se potesse servireA calmarmi. Di sicuro Domani faremo assieme Un altro giro in metropolitana;Sceglieremo una linea dai colori tenuiE altre due stazioni dai nomi romantici, Per continuare a sognare.