Ancestralstigmata

Paradise Lost extrat...


- Addio, feliciCampi, soggiorno di perpetua gioja!Tenebrosi deserti, or voi salvete!Salve, o mondo infernale! E tu, profondoBàratro, il nuovo tuo Signor ricevi.315     Uno spirto è con lui che non si cangiaPer loco o per età, giacchè lo spirtoA se stesso è dimora, e può del cieloFarsi un inferno, e dell'inferno un cielo.Che monta il dove, se quell'io pur sono,320     E qual essere io debbo in sempiterno?Tutto intero qual pria, sebben minoreDi colui che le folgori soltantoFèr più grande di me. Ma qui signori,Àrbitri di noi stessi almen saremo;325     Perocchè non creò l'OnnipotenteQuesto loco infernale, onde pentitoPoi ne lo invìdi e ne respinga. In tuttaSicurtà regneremo; una coronaDegna è d'alti pensieri, ancor che splenda330     Su questo abisso di dolori. Oh, meglioRe nell'inferno che vassallo in cielo!