Camera Obscura

Post N° 3


venerdì, 18 novembre 2005 Fantasie... forse Faggi secolari pieni di muschio Notte, cielo sereno, senza luna Infinità di stelle Non è raro trovarmi a passeggiare di notte, da solo, in questi boschi già conosciuti; non mi è raro abbondonare tutto alla civiltà lontana. Quando entro in questo ambiente, lo faccio in assoluto rispetto, perchè conosco i rischi che corrono gli amici selvatici, tuttavia a volte mi lascio distrarre dai canti antichi di piccoli amici immortali. Mi hanno insegnato a guardarmi bene dalle fate, presuntuose ed invidiose, mi hanno insegnato parole magiche che aprono portali nello spazio e nel tempo, mi hanno insegnato che non tutto è perduto... Mai... Invidio la loro leggerezza nei movimenti, conoscono i boschi secolari come nessun altro, soprattutto quando eventi come questo stanno per verificarsi. La frenesia regna sovrana nei piccoli ma antichi insediamenti elfici. Questa notte ci sono tanti piccoli fuochi nei meandri del bosco più buio. E' difficile raggiungerli, sono circondati da una fascia di bosco misto molto fitto... Arbusti di vario genere si intrecciano tra loro senza lasciar varchi per intrusi; giovani Cerri, alternati a Castagni e qualche piccolo Faggio, fanno da scheletro al muro di Rovi, Nespole, Belladonna e Prunus selvatici. "Ci sono, deve essere qui!" ricordo ancora l'ultima visita, quando dovetti fuggire dalle ire di una fata sulfurea, per averla offesa in pubblico a causa del tanfo insopportabile delle sue... incontinenze! "Si è qui ne sono certo..." devo aprire il varco... "Caranthir Tulcakelumë..." Non è per magia che il bosco mi lascia passare, ma per un antico patto tra gli elfi ed i vegetali, che li rende liberi di controllare la vegetazione, in cambio della sorveglianza che attuano implacabili, su questa porzione di territorio... Mi addentro... to be continued...