Camera Obscura

Randagi


mercoledì, 23 novembre 2005
Di solito partivamo il venerdi sera con un 127 panorama bianco, carico di tavole e vele all'impossibile, Antonio ed io. (Antonio è quello nella foto scattata un mesetto fa in liguria) Viaggiavamo fino in Francia se serviva, tanto dormivamo sempre in macchina; non ricordo di esser mai stato in pensione o albergo... Sempre in spiaggia o in macchina e talvolta, quando i viaggi superavano la settimana ci concedevamo il campeggio. Per la continua ricerca del vento ci eravamo attrezzati con chilometri cartacei di indirizzi e numeri telefonici per sapere le previsioni o addirittura le condizioni in tempo reale dai gestori dei locali che frequentavamo... Non c'erano le webcam e sinceramente credo che i 286 più evoluti, non avrebbero potuto reggere lo stress e l'ansia che a volte, quando si avvicinava il venerdi, mi faceva ripetere lo stesso numero fino ogni mezz'ora per esser sicuri. Grandi giornate e grandi bidoni... Venti e onde da narrare ai futuri fuochi in spiaggia (i surfisti sono come i pescatori, basta una birra per farsi raccontare condizioni Hawaiiane a Valmadrera), ma anche giornate di bonaccia totale, da passare in spiaggia a prendere il sole o nei locali liguri o francesi... Le chiamavamo "ochette"... Erano il segnale che il vento avrebbe fatto planare la tavola... Schiumetta bianca sulla cima delle ondine... Ochette! Ricordo ancora quella volta che usciti da una galleria in autostrada a momenti cappottavamo per guardare il mare... Completamente bianco!!! E giuro, non ho ancora bevuto nulla! Quel giorno è stato uno dei tre, in cui sono uscito con "latreemmezzo" (vela minuscola da 3,5 metriquadri, chiamata così per confidenza e per esorcizzare la paura delle condizioni proibitive) Sto buttando giù i pensieri disordinati, così come vengono... Anni passati a fare i randagi... Non ho resistito alla tentazione e sono partito per le canarie senza portarmi le chiavi di casa, Tony invece è rimasto. Ora sono anni che manco da casa (considerando l'intermezzo abruzzese)... Tony vaga per la Brianza nei locali che frequentavamo allora e fa ancora windsurf, rivederlo è stato come se fosse passato un giorno... O meno! Silvia invece... Beh lei, la mia bimba, vive a Barcellona... E mi manca. Sento sulle spalle gli otto anni di lontananza, concentrati nei sette giorni che mi mancano per rivederla. Laura alla fine si è sposata con Andrea ed hanno avuto una stupenda bimba; vivono nell'hinterland milanese e ci vediamo almeno due volte a settimana... Ce ne sono altri, ma non voglio che diventi un elenco di nomi... Vi penso tutti amici! Sono rimasto un randagio, che sogna di dormire sotto le stelle e sentire solo l'odore dei boschi e del mare... Lo so che ripartirò presto, ma so anche che ci sarete sempre amici miei, così come io vi custodisco nel cuore e nella mente... Vi voglio bene