Camera Obscura

martedì, 11 aprile 2006


Occhi chiusiDistaccamento emotivoFinirà, lo so che passerà anche questa volta; in fin dei conti non posso fare diversamente, devo resistere in questa stanza buia, dove i sensi sembrano intensificarsi e dove i ricordi compensano le mancanze. La carta da parati è testimone bidimensionale di quel che avviene nella mia dimensione... Che cazzo potrà mai capire? Anche se il protagonista assoluto è il soffitto; è lui che assorbe il mio sguardo invisibile, che perfora le palpebre per rimbalzare su di esso e tornare a me. Mi vengono in mente i pipistrelli ed anche io emetto ultrasuoni, come se volessi sondare quello che c'è intorno a me. Sono un chirottero immobile in questo letto e penso: ai vampiri ed al loro olfatto, agli amici lupi nei boschi dell'appenninoa lei piccola, dolce, cucciola, inespertaMi sento in colpa per averla coinvolta in questo gioco di passione, forse dovrei ritirarmi in un angolo nascosto, sparire, implodere, anzi no... Sublimare! Come mi piace questa parola... Sublimare per fondermi coi sentimenti, di questa o quella giovine. Sono goloso della loro innocenza, anche se spesso tale non è, tale non sembra... Adoro abbandonarmi nel piacere domato in quei corpi frementi. E' l'eredità degli insegnamenti moralistici di un mondo timorato a regnare, dove la goffaggine dei corpi è vista come il massimo della trasgressione, nonchè raggiungimento della mèta. Andrebbe invece cercata l'evoluzione di quei sentimenti grandiosi, altrochè.Ancora oggi trovo mie coetanee inconsapevoli delle loro potenzialità emotive; non riescono a cogliere quella bacca perfetta da quella siepe spinosa... Vagano dannate alla ricerca del frutto perduto! Sognano di regredire, fino a quando, poi, esplode tutta insieme la loro passione, frenetica, come se dovessero recuperare il tempo perso... Donne, che meraviglia. Padrone indiscusse dei sensi più intensi, capaci di rendere ogni uomo imperatore, come anche un inutile balocco. Potenti creature mentali. Chirotteri deliziosi da "sentire" (e qui cado vittima del limite nella lingua italiana che non rende giustizia al "to feel" inglese). Annuso l'aria di questa primavera e, come se altro non esistesse, chiudendo gli occhi pensoai colori del fuoco e alle sue sfumatureai profumi, vaniglia e cannella di quei due incanti di donnea lei che non può commentare in questo blog (bastardo eh?) ;-)padrone indiscusse della loro intensa femminilità, tentatrici abili e piacevolmente intriganti...Oh cielo, che piacere essere vittima di queste tempeste ormonali. Mi piacerebbe ora, trovarmi in un luogo con la luce color del fuoco, caldo, pieno di cuscini e tappeti, infinità di candele con aromi misti orientali, musica di sottofondo col volume basso, frutta fresca in ciotole sparse ovunque, come fossero punti di ristoro tra un amplesso e l'altro.Mi piacerebbe ora, che non esistessero limiti alla capacità delle nostre menti, per poter entrare prima nella tua anima e solo dopo nel tuo corpo, così da creare quelle armoniche di piacere che solo unite alla voce, sussurrata con tono pacato nelle orecchie, possano portare ad orgasmi simultanei, intensi come lo tzunami più energico, sconvolgenti come la meraviglia sempre nuova... Apro la bocca mentre rileggo le parole scritte, mi immedesimo nella parte e cazzo, ne dovrò fare di chilometri in bici adesso...Esco vado a cercare dei cucciolotti di lepre che ho visto l'altra sera mentre mi allenavo. Vorrei fotografarli, sono stupendi e quando scappano alzano la codina bianca sul sedere... Le madri nel sottobosco fanno rumore battendo con le zampe per spaventare i passanti, ma impareranno presto i leprotti, che in questo mondo ci sono un sacco di predatori...
Photo :: Alex Bavari - Sagra della Fellatio 2004