sabato, 03 giugno 2006 Nascoste dalla vegetazione, in questi boschi abruzzesi, ci sono pietre... Mani sapienti le hanno modellate e impilate a formare ricoveri. E’ palpabile l’atmosfera povera del passato, quando candele o lampade ad olio illuminavano le stanze dei nostri antenati. Adoro sedermi su queste rocce a cercare la giusta luce, attendere questo raggio di sole tra la vegetazione o quella foglia mossa dal vento. A volte, vorrei che la vista mi significasse il passato, spesso invece non capisco e la malinconia mi assale come un male incurabile, come un bene ricercato, come una passione irrinunciabile... Rumore di foglie mosse dal vento Odore di terra bagnata Pioggia nebulizzata sul viso scesa tra timidi raggi di sole Gocce di pioggia, unite sul viso, a formar lacrime Freddo sulla pelle e caldo nell’anima Una bacca di Belladonna a stuzzicare appetiti fatiscenti In questi boschi abruzzesi ci sono pietre, nascoste dalla vegetazione, ovunque...
Pietre...
sabato, 03 giugno 2006 Nascoste dalla vegetazione, in questi boschi abruzzesi, ci sono pietre... Mani sapienti le hanno modellate e impilate a formare ricoveri. E’ palpabile l’atmosfera povera del passato, quando candele o lampade ad olio illuminavano le stanze dei nostri antenati. Adoro sedermi su queste rocce a cercare la giusta luce, attendere questo raggio di sole tra la vegetazione o quella foglia mossa dal vento. A volte, vorrei che la vista mi significasse il passato, spesso invece non capisco e la malinconia mi assale come un male incurabile, come un bene ricercato, come una passione irrinunciabile... Rumore di foglie mosse dal vento Odore di terra bagnata Pioggia nebulizzata sul viso scesa tra timidi raggi di sole Gocce di pioggia, unite sul viso, a formar lacrime Freddo sulla pelle e caldo nell’anima Una bacca di Belladonna a stuzzicare appetiti fatiscenti In questi boschi abruzzesi ci sono pietre, nascoste dalla vegetazione, ovunque...