Il blog delle fatine

Patricia Cornwell e Kay Scarpetta


eccomi qui! pronta e volenterosa per la sezione sul commento al libro. Quest'oggi, miei cari ed accaniti piccoli topini da biblioteca, vorrei parlarvi non di uno, ma di un'intera collana di libri (roba da far invidia a Potter, con tutto il rispetto che questo suo felice momento merita).Vorrei parlarvi dei libri-gialli-thriller-o che dir si voglia- di Patricia Cornwell che hanno per protagonista la simpatica e un tantino inacidita Kay Scarpetta, professione medico legale in quel di Richmond (no! non è una marca di vestiti), Virginia.I libri sono belli, ti tengono incollato alla sedia (o al letto o al divano, non so dove stiate a leggere voialtri). Sono pieni di suspance, colpi di scena, morti improvvise (e poco accidentali). Inoltre forniscono numerose informazioni di carattere tecnico che potrebbero tornare piuttosto utili nel caso da grandi vogliate fare i serial-killer(ricordate però che la giustizia vince sempre!).L'unica cosa veramente agghiacciante dai libri in questione è la scrittura utilizzata. Prima pensavo fosse un problema della traduttrice, poi ho provato in inglese e ho scoperto che la poveretta prova pure a migliorarli!.  Dunque, dicevo, che lo stile è un TANTINO piatto, nel senso che la nostra amica tende a utilizzare sempre lo stesso tono monocorde sia per annunciare le previsioni del tempo(sempre catastrofiche tra l'altro) sia per descrivere fin nei particolare più macabri e scabrosi omicidi sanguinolenti e cruenti.Cmq, nonostante questa piccola pecca nello stile, devo ammettere che io me li sono letti tutti e che la sorpresa finale è assicurata!