ARTE CAMPITI

ATTESA


 L'attesaAttendo sulla soglia,gomitolo pensante nel segretorecinto immacolato del mio io.Attendo sulla sogliadel soffocante cosmo soggettivoche l'oscillaresempre ugualeisocrono, maestoso, vuoto, solodel pendolo aggrappatoal male universalecessiper la mano alata di quel dioche all'inizio rise nell'avermipunito nella sorte e nel cognome.Attendo nel vestibolo infinitodove sono concepite le occasioni,nel ventre della Parca insterilito,nel limbo disfatto e raggrinzitoladdove si smarrisce chi esitò.Attendo  che mi destidal sonno inquieto di occhi spalancatiil dolce soprassalto di quel ventoche venga a sussurrarmi nella notte:sia la luce.Attendodinanzi ad una porta sempre chiusabagnato dal compiantoipocrita e ferocedi chi con pié sicuro la varcò.Attendo che Afrodite mi trafiggacoll'infuocato dardo di doloreche l'acre sapore e il suono ha dell'amore.Attendoche un giorno la speranza mi si sciolgain pianto,in petto e non solo in un canto.Attendo che il fragore delle risadei naviganti esperti della vitamuoiasenza fiato allo stuporedell'evento che porrà fine all'attesa.Allorale ali estenderanno sotto il solela dignità dell'Uomo che non chiesepietà ad un uomo e ad un dio sbagliati,che impotenti e lividi vedrannoil suo levarsi, alto, nel mattino.Stefano Colazzo