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orazione s ciprianoLa prodigiosa preghiera di San Cipriano integrale (da recitare per 7 sere dalle 19 alle 20 con una candela ac

Post n°15 pubblicato il 19 Luglio 2013 da candelabianca

 La prodigiosa preghiera di San Cipriano integrale (da recitare per 7 sere dalle 19 alle 20 con una candela accesa facendo 3 volte il segno della croce e cospargendosi con acqua santa la testa , la fronte , gli occhi , la bocca e gli orecchi cercando in questi 7 giorni di vivere in purezza confessandosi e andando a messa ) è potente ed efficace per scongiurare e liberarsi da malefici , incanti, sortilegi e fatture, malocchio, jettature, invidie, e ogni altra sorta di avversità e per avviare bene i commerci.
San Cipriano vi aiuterà.
STORIA DI SAN CIPRIANOSan Cipriano è sicuramente uno dei santi maggiormente invocati nelle pratiche di esorcismo e purificazione. La sua vita affonda nella leggenda e le sue opere hanno attraversato i secoli facendone un esempio di redenzione ed al contempo il protettore di maghi e stregoni. Ecco come ce lo presenta Giona Sufurino nel famoso Tesoro delle Scienze Occulte (Il libro infernale):
Il santo che si venera con questo nome fu prima della conversione al cristianesimo uno dei maghi più famosi che siano stati conosciuti. Nato ad Antiochia tra la Siria e l'Arabia, da padre ricchissimo e autorevole, esercitò tutte le arti magiche fino quando a 30 anni si convertì alla religione Cristiana. Durante la sua professione di Mago scrisse numerosi libri di stregonerie di rituali esoterici, fece numerosi sortilegi e vaticini, compì operazioni, ottenne effetti sorprendenti, meravigliando il mondo con le sue arti segrete. Esercitò una potenza formidabile sugli spiriti infernali, i quali l'obbedivano in ogni mandato, riuscendo così a produrre strabilianti incantamenti. Al dominio assoluto che esercitava sulle persone e sugli elementi si deve indirettamente la sua conversione alla fede di Cristo, avvenuta in seguito a questo fortuito caso. Abitava in Antiochia una giovinetta di nome Giustina tanto graziosa quanto ricca. I genitori Edeso e Cledonia, l'avevano cresciuta alla religione dei gentili, ma la fanciulla, avendo assistito ad una predica del diacono Prailo, che esaltava la bellezza ideale della nuova religione e ne descriveva le gioie spirituali, si convertì riuscendo dopo pochi mesi a strappare anche il padre dall'errore del paganesimo. Il giovane Aglaide si innamorò di questa Giustina, la chiese in sposa, ma ne ebbe un rifiuto, essendosi la fanciulla votata alla castità per meglio adorare Dio. Disperato Aglaide ricorse a Cipriano il Mago perchè obbligasse la fanciulla, che tanto si ostinava nella ripulsa, a cedere al suo ardente desiderio. Il mago usò tutte le malie e i più potenti incantesimi; chiese aiuto agli spiriti maligni per riuscire nell'impresa. Qualunque sforzo fu vano. Giustina resisteva a ogni sorta di male arti perché s'era posta sotto la protezione della Vergine, era aiutata dalla divina grazia di Gesù ed inoltre portava sulla palma della mano destra il segno della Croce di San Bernardo che da sola basta ad annientare ogni genere di fatture.
Pieno di furore Cipriano vedendosi vinto da una delicata creatura insorse contro Lucifero dicendo: "Da che dipende oh genio d'Averno che tutta la mia potenza sia umiliata da una debole donna? Non puoi tu, che eserciti onnipossente dominio sottometterla al mio comando? Dimmi subito quale talismano o amuleto la protegge e le dà la forza di resistere e di vincermi!". Lucifero obbligato dal volere divino rispose: "Malgrado tutto il mio vasto regno d'Averno sono sottoposto alla volontà del Dio dei Cristiani e Signore dell'Universo, nè mi è possibile indurre in tentazione chi ha il segno della Croce. Di questo si vale Giustina contro di me". Cipriano esclamò: "Se è come tu asserisci fin d'ora ti rinnego e mi faccio discepolo di Cristo".
La conversione di Cipriano fu così sincera che il neofita andò giubilante al martirio per ascendere poi nella schiera dei santi.
Ecco nel video il testo parlato da recitare della famosa Orazione di San Cipriano, da secoli recitata per spezzare fatture e malocchi, nonchè per allontanare il male ed ogni insidia diabolica.

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