voglio volare....

Vivere il Natale ai tempi dei Forconi


Ho fatto l'albero,come da tradizione l'8 dicembre,l'altro ieri anche il presepe.Sulla porta c'è il pupazzo natalizio che da il benvenuto,uno quei babbi natale kitch che si vedono in giro sta cercando di arrampicarsi sul terrazzo,forse oggi metterò qualche luminaria all'esterno.Mi è sempre piaciuta l'atmosfera natalizia,non ho mai dimenticato gli addobbi nemmeno quando avevo troppi problemi,anche se ne ho ancora molti.Ma è sempre più difficile essere spensierati,quando si è consapevoli di quello che abbiamo e che c'è là fuori.Le manifestazioni di questi giorni ci fanno comprendere tante cose.Lasciamo stare le strumentalizzazioni,tutto quello che c'è dietro,infiltrati,ultras,facinorosi,anche la jaguar del capo di questo movimento dei Forconi.C'è un'atmosfera di precarietà assoluta,c'è poca speranza nel domani,addirittura nel presente.Chi ha soldi non si preoccupa,e ce ne sono tanti,più di quelli che si immaginano.Ma chi non ne ha vive un'angoscia struggente,non sa come gestire l'immediato,non sa come pagare le bollette,l'affitto,come fare la spesa...Cosa gli importa che l'Equitalia gli abbia scontato gli interessi e le more e gli abbia permesso di dividere in più rate il suo debito,tanto non ha nemmeno i soldi per quelle...Cosa gli importa della fiducia al governo,delle parole che sente alla tv,di tutti quei politici che parlano,parlano e ancora parlano.E allora scende in piazza,in quell'accozzaglia strampalata che blocca le strade delle città,che da fastidio a chi deve andare a lavorare,a chi deve andare a scuola,ma che forse non pensa che lui a lavorare non ci può andare,perchè il lavoro non ce l'ha più e magari ha più di 50 anni e non lo troverà proprio.Mamma mia che tristezza che ha nel cuore.....