Mamma mia che afa che fa...Questo caldo ti toglie la voglia di fare tutto, di parlare al telefono, di scrivere, di leggere, persino di prepararti da mangiare.E sogno ad occhi aperti di avere una doccia esattamente sopra al mio letto, e di dormire a panza all'aria nella classica posizione "a 4 di bastoni" mentre piovono ininterrottamente su di me ettolitri di acqua fresca.....Ma mi accontento anche di una semplice leggerissima brezza notturna, proprio come quella che si sta alzando in questo momento, e che porta nella mia camera un piccolo brivido di sollievo sulla mia pelle sudata e appiccicaticcia, ma solo per pochi, sublimi secondi, per poi mollarti sul più bello e lasciarti ripiombare nella calura.Sembra quasi irreale, ma ieri pomeriggio ho visto dei ragazzini giocare a pallone per strada. A TORINO!!! Un'immagine da immortalare, infatti avrei voluto fotografarla ma prima che mi venisse in mente di farlo, l'improvvisata partita è stata prontamente interrotta dalla classica vecchiaccia isterica (figura mitologica metà donna e metà menopausa, diffusa in tutto il territorio italiano, che si diverte a spezzare i sogni di gloria di poveri innocenti - e, magari, un pò chiassosi - campioni in erba, talvolta collezionando i palloni che abbiano avuto la sventura di finire sul loro balcone) che, siccome non aveva un cavolo da fare, aveva deciso di sfogare la sua rabbia verso il mondo su quei poveri pischelli, che mi hanno fatto commuovere.E la mente vola verso posti che non sono quelli che gli occhi vedono, a tempi di spensieratezza in cui ogni angolo tra due strade si trasformava per una base per giocare a nascondino, e le saracinesche diventavano porte per giocare a pallone, con i palloni supertele che avevano traiettorie impensabili e noi ci sentivamo tutti come Holly di Holly e Benji; erano i tempi delle biciclette con le schede telefoniche messe sulla ruota posteriore a fare rumore, i tempi dei cavalieri dello zodiaco e dei geliti alla coca cola (perchè quelli alla menta non li voleva nessuno)......che tempi ragazzi.....Ma la mia nostalgia è passeggera. Di questi tempi ho ben altro a cui pensare, la mia è pura e semplice voglia di evasione, escape, fuga verso qualcosa, qualunque cosa che non sia questo luogo, che sia il polo sud come l'amazzonia, purche non sia Torino (non me ne voglia, è pur sempre la mia seconda città, ma ho proprio bisogno di cambiare aria). E purchè ci sia Lei con me.Stamattina mentre boccheggiavo per il caldo mi sono imbattuto in un videoclip che non vedevo da secoli, di una canzone troppo pop per i miei canoni di oggi ma eccezionalmente bella e sempre presente nella mia memoria musicale: Sweet Harmony di The Beloved. Ho visto quel video così conturbante, ascoltavo quella musica, così fresca, così sensuale, così avvolgente....ho chiuso gli occhi e ho visto la mia città, canosa, piena estate, poco prima dell'alba, io che guido la mia macchina col braccio fuori, tra le strade deserte, l'aria fresca della notte che mi sbatte sulla faccia e il buio che si rischiara all'orizzonte. L'alba di un nuovo giorno, nei luoghi che per me sono dei punti fermi, le mie radici.MA QUANDO CAZZO FINISCE GIUGNO?
Pensieri sudati
Mamma mia che afa che fa...Questo caldo ti toglie la voglia di fare tutto, di parlare al telefono, di scrivere, di leggere, persino di prepararti da mangiare.E sogno ad occhi aperti di avere una doccia esattamente sopra al mio letto, e di dormire a panza all'aria nella classica posizione "a 4 di bastoni" mentre piovono ininterrottamente su di me ettolitri di acqua fresca.....Ma mi accontento anche di una semplice leggerissima brezza notturna, proprio come quella che si sta alzando in questo momento, e che porta nella mia camera un piccolo brivido di sollievo sulla mia pelle sudata e appiccicaticcia, ma solo per pochi, sublimi secondi, per poi mollarti sul più bello e lasciarti ripiombare nella calura.Sembra quasi irreale, ma ieri pomeriggio ho visto dei ragazzini giocare a pallone per strada. A TORINO!!! Un'immagine da immortalare, infatti avrei voluto fotografarla ma prima che mi venisse in mente di farlo, l'improvvisata partita è stata prontamente interrotta dalla classica vecchiaccia isterica (figura mitologica metà donna e metà menopausa, diffusa in tutto il territorio italiano, che si diverte a spezzare i sogni di gloria di poveri innocenti - e, magari, un pò chiassosi - campioni in erba, talvolta collezionando i palloni che abbiano avuto la sventura di finire sul loro balcone) che, siccome non aveva un cavolo da fare, aveva deciso di sfogare la sua rabbia verso il mondo su quei poveri pischelli, che mi hanno fatto commuovere.E la mente vola verso posti che non sono quelli che gli occhi vedono, a tempi di spensieratezza in cui ogni angolo tra due strade si trasformava per una base per giocare a nascondino, e le saracinesche diventavano porte per giocare a pallone, con i palloni supertele che avevano traiettorie impensabili e noi ci sentivamo tutti come Holly di Holly e Benji; erano i tempi delle biciclette con le schede telefoniche messe sulla ruota posteriore a fare rumore, i tempi dei cavalieri dello zodiaco e dei geliti alla coca cola (perchè quelli alla menta non li voleva nessuno)......che tempi ragazzi.....Ma la mia nostalgia è passeggera. Di questi tempi ho ben altro a cui pensare, la mia è pura e semplice voglia di evasione, escape, fuga verso qualcosa, qualunque cosa che non sia questo luogo, che sia il polo sud come l'amazzonia, purche non sia Torino (non me ne voglia, è pur sempre la mia seconda città, ma ho proprio bisogno di cambiare aria). E purchè ci sia Lei con me.Stamattina mentre boccheggiavo per il caldo mi sono imbattuto in un videoclip che non vedevo da secoli, di una canzone troppo pop per i miei canoni di oggi ma eccezionalmente bella e sempre presente nella mia memoria musicale: Sweet Harmony di The Beloved. Ho visto quel video così conturbante, ascoltavo quella musica, così fresca, così sensuale, così avvolgente....ho chiuso gli occhi e ho visto la mia città, canosa, piena estate, poco prima dell'alba, io che guido la mia macchina col braccio fuori, tra le strade deserte, l'aria fresca della notte che mi sbatte sulla faccia e il buio che si rischiara all'orizzonte. L'alba di un nuovo giorno, nei luoghi che per me sono dei punti fermi, le mie radici.MA QUANDO CAZZO FINISCE GIUGNO?