Cantina

pezze


Cosa vuoi sentire? Voglio sentire gli angeli…Ok te li faccio sentire. La musica viene selezionata.Il bimbo mi chiede di salire sul davanzale della finestra, ci sono le grate, come fosse in una prigione guarda estasiato il fuori. -Piove- La manina si allunga  - Mi sono bagnato, le foglie sono quelle dell’autunno perché cadono. -La mattina mi sveglia, con i bacini sul viso e le capocciate. È felice o forse no. Corre e si stupisce.  Ha tre anni, è il figlio di Heidi. La trasferta. Il giorno dopo non avrei lavorato, propongo un cinema, Heidi contropropone un dvd; accetto. Still life. Trascorriamo la serata a raccontarci degli ultimi mesi trascorsi e conclusi con storie morte. Le immagini del film in secondo piano. La lucidità porta al disincanto. Le castagne erano buone. Il figlio di Heidi era felice.La notte passa, io sogno delle auto che mi attraversano la casa, entrano dentro e poi escono, come se fosse naturale, nessun sentimento di stupore al risveglio. Ritorno qui, la casa che mi ospita, con il mio amico che mi ospita, con i suoi coinquilini che fanno altrettanto. Ripenso ad un capitolo della mia tesi: Casa d’altri.  Tra tre giorni è domenica.