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girovago con fare stanco per boschi e praterie, mi delizio con miele e salmoni. A volte mi ritiro nella mia caverna, lasciandomi cullare dall' inconscio. Altre volte la mia attenzione è rapita da meravigliose margherite, da misteriose peonie, da affascinanti rose, da gioiosi oleandri e da conturbanti gelsomini. Se desideri entrare getta un sasso nello stagno e pronucia la parola magica

 

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Museo Correale

Post n°13 pubblicato il 29 Aprile 2013 da allosanfan
 

Arrivavano direttamente da Napoli, a bordo di pescherecci o a dorso di muli, portando con se cavalletti, tavolozze e pennelli. Chi era accompagnato dalla moglie, chi dalla moglie e dai bambini, chi dall'amante: a Sorrento nella villa LA ROTA c'era posto per tutti. la toraBastava essere pittori ed appartenere alla celebre scuola di Posillipo per vedersene spalancare le porte. Da Sinceri mecenati, i fratelli Alfredo e Pompeo Correale, conti di Terranova erano sempre felici di ospitare per settimane ed anche per mesi, nella seconda metà dell'ottocento Giacinto Gigante, ed Achille Vianelli, Gabriele Smargiassi e Teodoro Duclère, genero, quest'utlimo di Anton Plitoo. Non pochi capolavori del vedutismo napoletano, specie quelli dedicati al paesaggio sorrentino, nacquero o furono concepiti nella terrazza della Rota, all'ombra di aranci e al cospetto del golfo. gigantegiganteAi Piani di Sorrento in Piazza Cota si trova il ristorante pizzeria LE TRE ARCATE (https://www.facebook.com/pages/LE-TRE-ARCATE/140397400256) e se lo scegliete non sbagliate: i cavatelli fatti a mano con sugo di pesce spada e melanzane, i tagliolini con calamari e provolone del monaco e poi pesce azzurro a volontà. La gente que me gusta.pesce    


 
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