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dedicato al "forse" di Leopardi Giacomo
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DI ME
girovago con fare stanco per boschi e praterie, mi delizio con miele e salmoni. A volte mi ritiro nella mia caverna, lasciandomi cullare dall' inconscio. Altre volte la mia attenzione è rapita da meravigliose margherite, da misteriose peonie, da affascinanti rose, da gioiosi oleandri e da conturbanti gelsomini. Se desideri entrare getta un sasso nello stagno e pronucia la parola magica
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« CULTURA E LIBERTA' (1) | MAGNA CHARTA - 11 FEBBRAIO 1225 » |
Ma, se nei secoli passati mancanza di cultura era spesso sinonimo di analfabetismo e totale mancanza di consapevolezza di sè e del mondo circostante; oggi, si assiste, invece ad una ignoranza diffusa e serpeggiante, a forme di analfabetismo di ritorno, tanto più pericolose prechè striscianti.
La scolarizzazione di massa e la penetrazione dei mass-media, diffondendo forme superficiali di conoscenze ed informazioni, hanno determinato la nascita di una nuova forma di ignoranza, che consiste nella mancanza dell'autonomia di giudizio e nell'accettazione passiva, supina ed acritica dei messaggi ricevuti che configura, sostanzialmente, una mancanza di libertà.
Oggi pertanto il compito della cultura deve consistere nell'educazione a capire, selezionare e filtrare, dalla congerie di notizie che perviene, l'autentica essenza, evitando che le masse assumano e facciano propri i giudizi preconfezionati.
La cultura, quindi, ha oggi il difficile compito della formazione e della preparazione dell'uomo che, soltanto si provvisto di un solido bagaglio umanistico, unito alle competenze specifiche necessarie nel mondo del lavoro e nella complessità della vita quotidiana, può definirsi realmente e completamente libero.
(Francesco Sirimarco)
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il 30/03/2008 alle 20:13
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il 23/03/2008 alle 22:00