1a canzone al giorno

Il pivot... 34 anni dopo...


Sabato pomeriggio ho portato Andrea a dei giardini vicino a casa dove c'è un campo di pallacanestro e dove a lui piace giocare a calcio. Quando siamo arrivati c'era un uomo con un pallone da basket che giocava da solo a uno dei due canestri. Tiri su tiri da tutte le posizioni e quando al piccolo scappava il pallone lui si fermava e ce lo restituiva. A vedere queste scene mi è venuta in mente una vecchia canzone di Claudio Baglioni del 1978 nell'album "Solo" che si intitola "Il pivot". E' un filino triste e malinconica ma mi è sempre piaciuta anche perchè ho giocato a basket per circa 5 anni e quello del pivot era proprio il mio ruolo. Ve la faccio ascoltare anche a voi e vi auguro una buona giornata.Il pivot (Claudio Baglioni)il pallone mi colpì d'un tratto mi svegliai dai miei pensieri vuoti l'uomo un gigante mi guardò due metri contro il blu una camicia a quadri... Sui trentotto - forse - appesantito ma con il tocco ancora buono un rimbalzo catturai andammo avanti un po' senza dirci una parola E da quelle mani grandi ancora calde di una volta il pallone prese vita e volò su e girando resto appeso in aria a tramontar col sole poi riempi la rete scivolando giù si allungo nell'ombra scivolando giù E dal fondo ripartì tre in fila ne azzecco poi ci fermammo un poco Nel cortile odor di cena e di TV prime luci della sera con una finta si smarcò io svelto gli passai e lui schiacciò di forza Sotto il cerchio parve quasi di sentir le gradinate che tremavano e gridavano per lui ed anch'io battei le mani per quell'ultimo canestro mi sorrise ed in silenzio se ne andò il pallone sotto il braccio e se ne andò