1a canzone al giorno

Lucio e la sua.... Cara


Ieri alla radio ho riascoltato una canzone di Lucio Dalla che, a mio avviso, è un vero e proprio capolavoro! E' un pezzo del 1980 tratto dall'album "Dalla", probabilmente uno dei migliori di Lucio. La canzone si intitola "Cara" e dall'immagine del video che ho trovato su Youtube deve essere stata il lato A del 45 giri con "Balla balla ballerino" e direi che ho detto tutto. Se mi criticate questa vi metto per un mese Marylin Manson!! Ma dovrebbe andare tutto bene visto che nei miei ricordi in casa c'era la cassettina di questo album probabilmente comprata al mercato di Scandicci. Comunque... occhio.... E con questa siamo arrivati anche a venerdì! Buon ascolto (e non potrebbe essere altrimenti) e buona giornata!!Cara (Lucio Dalla)Cosa ho davanti, non riesco più a parlaredimmi cosa ti piace, non riesco a capire, dove vorresti andarevuoi andare a dormire.Quanti capelli che hai, non si riesce a contaresposta la bottiglia e lasciami guardarese di tanti capelli, ci si può fidare.Conosco un posto nel mio cuoredove tira sempre il ventoper i tuoi pochi anni e per i miei che sono centonon c'è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare.Perché ho scritto una canzone per ogni pentimentoe debbo stare attento a non cadere nel vinoo finir dentro ai tuoi occhi, se mi vieni più vicinoLa notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentroche non ti vede nessunoma per uno come me, poveretto, che voleva prenderti per manoe cascare dentro un lettoche pena che nostalgianon guardarti negli occhi e dirti un'altra bugiaalmeno non ti avessi incontratoio che qui sto morendo e tu che mangi il gelato.Tu corri dietro al vento e sembri una farfallae con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spallase hai paura a andar lontano puoi volarmi nella manoMa so già cosa pensi tu vorresti partirecome se andare lontano fosse uguale a moriree non c'e' niente di strano ma non posso venireCosì come una farfalla ti sei alzata per scapparema ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodarese non fossi uscito fuori per provare anch'io a volareE la notte cominciava a gelare la mia pelleuna notte madre che cercava di contare le sue stelleio li sotto ero uno sputo e ho detto "OLE'" sono perduto.La notte sta morendoed è cretino cercare di fermare le lacrime ridendoma per uno come me l'ho gia dettoche voleva prenderti per mano e volare sopra un tetto.Lontano si ferma un trenoma che bella mattina, il cielo è serenoBuonanotte, anima miaadesso spengo la luce e così sia.