1a canzone al giorno

Canzoni da Vada 2014 (6 di 14)


Io dal mare (Claudio Baglioni)Saranno stati scogli di carbone dolce dentro il ferro liquefatto di una luna che squagliò un suo quarto come un brivido mulatto o un bianco volar via di cuori pescatori acqua secca di un bel cielo astratto chissà se c'erano satelliti o comete in un'alba senza rughe larghe nuvole di muffa e olio appaiate come acciughe o una vertigine di spiccioli di pesci nella luce nera di lattughe e io dal mare venni e amare mi stremò perché infiammare il mare non si può aveva forse nervi e fruste di uragani scure anime profonde tra le vertebre di vetro e schiuma urla di leoni le onde o tende di merletto chiuse su farine corpi caldi di sirene bionde forse era morto senza vento nei polmoni graffio di cemento bruno barche stelle insonni a ramazzare nelle stanze di Nettuno o turbini di sabbia tra le dune calve sulle orme perse da qualcuno e io dal mare ho il sangue e amaro rimarrò perché calmare il mare non si può i miei si amarono laggiù in un agosto e un altro sole si annegò lingue di fuoco e uve fragole quando il giorno cammina ancora sulle tegole del cielo e sembra non sedersi mai. e innanzi al mare ad ansimare sto perché domare il mare non si può e come pietra annerirò a consumare a catramare a tracimare a fiumare a schiumare a chiamare quel mare che fu madre e che non so