1a canzone al giorno

La città dei Negramaro


Iniziamo la settimana con un'altra ricca novità. Torna uno dei gruppi preferiti di Vincent che, a sorpresa, una decina di giorni fa ha presentato questo inedito sui social network e poi è stato pubblicato su iTunes. Loro sono i Negramaro che stanno preparando il nuovo album in uscita in aututnno. Giuliano Sangiorgi e i suoi compagni di viaggio hanno però pensato, secondo me, di prendersi uno spicchio della visibilità che l'estate dà alla musica e ha fatto uscire "Sei tu la mia città" che ci accompagnerà nei prossimi mesi. Da domani non so se rifaremo un tuffo in un passato più o meno recente o se ci attendono altre novità, vedremo. Per ora buona settimana e buon ascolto!! Dimenticavo.... casomai segnalatemi se la canzone si sente. Il video non è ufficiale e per le novità le case discografiche tendono a farli rimuovere da Youtube. Alla prossima!!Sei tu la mia città (Negramaro)La strada si aggroviglia nei tuoi capellii lampioni che esplodono come fanali nei tuoi occhihai il cuore che sa di asfalto e di preghieree le macchine ti attraversano senza più guardaree sciogliti i capellidel fango solo se ci riescie allacciami i tuoi dubbialle scarpe se poi tu non mi credise non mi crediIl cielo lo reggono ancora i miei difettile mani si incastrano e formano grattacielile scuse attaccale bene così non cadile unghia affilate resistono tagliando i vetrie asciugami i pensiericol fiato degli ultimi alberiaccendimi di nottele insegne dei più veri corpiconcedimi la pacedei treni senza più rimorchie montami negli occhicome un tram a fari spentiinvestimi di luce se non mi vedi ancora in piediSei tu la mia cittàSei tu la mia città che mi spaventa quando è serae mi addormenta la mattinae mi ricorda di esser tantiuno solo in mezzo a tantiquando hai voglia di sentireaddosso il brivido degli altriperchè tu sei la cittàsei tu la mia cittàLe case che aprono le gambe agli sconosciutie le chiese sono bocche di donne coi fucili appesile fabbriche sono vecchi indiani che fanno segniil fumo porta via con sé gli ultimi avanzinascondimi dagli altrison troppo comodi i tuoi dentie sputami poi fuoriquando stenderai i tuoi pannie lavami nel fiumese vorrai ancora indossarmie rimboccami le manichequando pioverà dai murie soffiami sul mondocome quasi fossi ventoSei tu la mia cittàSei tu la mia città che mi spaventa quando è serae mi addormenta la mattinae mi ricorda di esser tantiuno solo in mezzo a tantiquando hai voglia di sentireaddosso il brivido degli altriperchè tu sei la cittàsei tu la mia città che si colora quando è seradentro i vicoli e sei nera e ti ricordi solo alloradella tua vera natura e hai bisogno un po’ di meper sentirti meno sola per sentirti una cittàche resta sempre ancora accesaSei tu la mia cittàSei tu la mia città che mi spaventa quando è serae mi addormenta la mattinae mi ricorda di esser tantiuno solo in mezzo a tantiquando hai voglia di sentireaddosso il brivido degli altriperchè tu sei la cittàsei sempre è sola la città che si colora quando è seradentro i vicoli e sei nera e ti ricordi solo alloradella tua vera natura ed hai bisogno un po’ di meper sentirti meno solaper sentirti una cittàche resta sempre ancora accesasei tu la mia cittàsei tu la mia città