1a canzone al giorno

Francesco all'osteria


Dopo le novità e il bellissimo brano di Ligabue sul terremoto comunque recente visto che è del 2013 andiamo un po' indietro nel tempo ma restiamo in Emilia e con un amico del Liga, uno zio diciamo. Torna il grande Francesco Guccini con una canzone del 1974 dall'album "Stanze di vita quotidiana". L'ho risentita ieri tornando dal lavoro e oggi la condivido con voi. Il pezzo si intitola "Canzone delle osterie di fuori porta" e ha il solito testo ermetico ;-) del Guccio. Buon ascolto e buon mercoledì!Canzone delle osterie di fuori porta (Francesco Guccini)Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori portama la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta qualcuno è andato per etàqualcuno perchè già dottore e insegue una maturità si è sposato fa carriera ed è una morte un po' peggiore Cadon come foglie o gli ubriachi sulle strade che hanno scelto delle rabbie antiche non rimane che una frase o qualche gesto non so se scusano il passato per giovinezza o per errore non so se ancora desto in loro se m' incontrano per forza la curiosità o il timore Io ora mi alzo tardi tutti i giorni tiro sempre a far mattino le carte poi il caffè della stazione per neutralizzare il vino ma non ho scuse da portare non dico più d'esser poeta non ho utopie da realizzare stare a letto il giorno dopo è forse l'unica mia meta Si alza sempre lenta come un tempo l'alba magica in collina ma non provo più quando la guardo quello che provavo prima ladri e profeti di futuro mi hanno portato via parecchio il giorno è sempre un po' più oscuro sarà forse perchè è storia sarà forse perchè invecchio Ma le strade sono piene di una rabbia che ogni giorno urla più forte son caduti i fiori e hanno lasciato solo simboli di morte dimmi se son da lapidare se mi nascondo sempre più ma ognuno ha la sua pietra pronta e la prima, non negare, me la tireresti tu Sono più famoso che in quel tempo quando tu mi conoscevi non più amici ho un pubblico che ascolta le canzoni in cui credevi e forse ridono di me ma in fondo ho la coscienza pura non rider tu se dico questo ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura Ma non devi credere che questo abbia cambiato la mia vita è una cosa piccola di ieri che domani è già finita son sempre qui a vivermi addosso ho dai miei giorni quanto basta ho dalla gloria quel che posso cioè qualcosa che andrà presto quasi come i soldi in tascaNon lo crederesti ho quasi chiuso tutti gli usci all'avventura non perchè metterò la testa a posto ma per noia o per paura non passo notti disperate su quel che ho fatto o quel che ho avuto le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perdutoSono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta qualcuno è andato per formarsi chi per seguire la ragione chi perchè stanco di giocare bere il vino sputtanarsi ed è una morte un po' peggiore