1a canzone al giorno

Claudio e Gianni al... Via!


Ieri sera al TG1 ho visto un servizio sulle prove di "Capitani coraggiosi", la serie di concerti che vedrà Claudio Baglioni e Gianni Morandi sullo stesso palco a duettare nei reciproci successi. La RAI è dietro a questo progetto dall'inizio con uno speciale quando uscì il video dell'inedito del duo che prende proprio il titolo del tour, adesso con un servizio sulle prove e, se ho ben capito, anche con uno dei dieci concerti forse anche in diretta. Comunque di questo ce ne occuperemo a settembre. Adesso passiamo alla canzone del giorno che vede protagonista proprio Baglioni con una canzone del 1990. Brano di apertura del controverso album "Oltre" che dopo gli incredibili successi di "Strada facendo" e "La vita è adesso" ci ha messo un po' di tempo per essere apprezzato a pieno. La canzone è "Dagli il via" ed era uno dei due brani che il mitico duo stava provando nel servizio del TG1 di ieri sera. Ho messo due video. Il primo è l'audio integrale come c'è nell'album. Il secondo è il video ufficiale ma la canzone è leggermente ridotta ed è la versione che è stata pubblicata all'estero. Buon ascolto e buon martedì!Dagli il via (claudio Baglioni)L'uomo che corre l'ora del gallo polmoni che gonfiano le costole di un'aria di metallo e gomiti di treno sarà più mulo o cavallo i piedi si spaccano di collera martelli sul terreno Lasciai per sempre a questo braccio destro un portafortuna d'acqua incandescente feci l'amore il primo insieme a una senza guardarla mai né dire niente vidi il diavolo più volte in faccia misi i guantoni e scaricai giù botte guidai fischiando sulle gomme a caccia del mio Brigante di Strada bianco nella notte Dagli il via falla scorrere la pazzia dentro me che mi grida o la corsa o la vita Dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dove fugge e va dove non fu mai dagli il via a questo uomo che vaL'uomo in cerca del suo destino polpacci si tendono più solidi di ruote di mulino e grandine di cuore in un diluvio assassino ricade giù e srotola le vertebre cingoli di trattore Mi ubriacai di una città polacca e vodka e vento e non sarei tornato rubai e costò una mano e uno spavento bruciai una macchina e il mio passato fui tra luoghi santi e spogliarelli portati un jet nei corridoi dei cieli sorpresi donne a sciogliersi i capelli come poterne sapere odori e gli altri peli Dagli il via fagli prendere la sua scia che non c'è solitudine quando si è soli Dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dove fugge e va dove non fu mai dagli il via a questo uomo che sa l'amore e ama meno che sa il dolore che si dà pioggia e veleno e sempre va e ci muore Dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dagli il via dagli libertà a quest'uomo che va