1a canzone al giorno

Andiamo con Fabrizio


Eccco uno dei nuovi singoli che aspettava solo uno straccio di video. Uscito ieri in radio e tre ore fa su Youtube la canzone del giorno è il nuovo singolo di Fabrizio Moro dall'album "Pace", ultimo disco di inediti uscito dopo il Festival di Sanremo. Ottima scelta tra le tracce dell'album anche se spero che prima o poi Fabrizio pubblichi la canzone "Giocattoli" e se non lo farà lui... Lo farò io.... Buon ascolto e buon sabato. A domani!!!Andiamo (Fabrizio Moro)Se la terra ha il sapore di terra e l’aria ha il sapore di fumo se il mattino ha il sapore un po’ amaro ma i pensieri hanno il loro profumo se un muro ha l’odore di limite se chi rischia sa un po’ di coraggio chi ci pensa ha già perso in partenza e chi mente ha un discreto vantaggiose i miei piedi hanno dentro una strada e le mani una grande invenzione se la noia ha il sapore di eterno di che sa l’immaginazione se non hai più cose non hai più cose da fareIl cinismo è praticato quanto il culturismo mi chiedi ancora dove andiamoAndiamo andiamo ti porterò lontano in questa lunga notte amore prendi la mia mano e andiamo andiamo ma non dimentichiamo che ogni ferita serve a ricordarci solamente che viviamoSe i tuoi passi sfiorano mine e le gambe non tornano indietro se la storia ha un bel lieto fine ma la osservi da dietro a un vetro se non hai più cose non hai più cose da fare se non hai più cose non hai più cose da direL’uguaglianza ha perso i conti con la circostanza mi chiedi ancora dove andiamoAndiamo andiamo ti porterò lontano in questa lunga notte amore prendi la mia mano e andiamo andiamo ma non dimentichiamo che ogni ferita serve a ricordarci solamente che viviamo che viviamoE andiamo andiamo ti porterò lontano in questa lunga notte amore prendi la mia mano e andiamo andiamo ma non dimentichiamo che ogni ferita serve a ricordarci solamente che viviamoAndiamo ti porterò lontano in questa lunga notte amore prendi la mia mano e andiamo andiamo ma non dimentichiamo che ogni ferita serve a ricordarci solamente che viviamo che viviamo che viviamo