1a canzone al giorno

Mirko sta bene... e anche il cane....


Si resta sul podio.... ma dei giovani. Dopo il quarto posto su quattro nella prima esibizione del mercoledì, si è classificato secondo nella classifica finale Mirkoeilcane pseudonimo di Mirko Mancini, cantautore romano. La canzone si intitola "Stiamo tutti bene" un parlato un po' in stile "Signor Tenente" del grande Giorgio Faletti, dove un bambino racconta in prima persona una traversata sui barconi. A me è piaciuta molto e se l'avesse cantata un big avrebbe raccolto molto più consenso. In compenso ha vinto, e data la natura del premio era quasi scontato, il premio della critica "Mia Martini". Buon ascolto e buon mercoledì e buon San Valentino!Stiamo tutti bene (Mirkoeilcane)Stiamo tutti benestiamo tutti benestiamo tutti benestiamo tutti benestiamo tutti benestiamo tutti beneCiao, mi chiamo Mario e ho 7 anni7 e mezzo per la precisionemi piace il sole, l’amicizia, le persone buoneil calcio, le canzoni allegre ed il profumo buono della pelle di mia madrepapà mio è da qualche mese che non tornama guai a parlarne con qualcunospecialmente con la mammaperché si sente malegrida, piange e non la smette piùe per tre giorni si nasconde e non si fa vedereMa oggi è un giorno feliceche qui è arrivato un pallonee finalmente potrò diventare fortee fare il calciatoreso già palleggiarecon i sassi è diversoma sono avvantaggiatoperché corro fortecome il ventoE allora volo alla radurainsieme agli altri bambinichi arriva ultimo in portasai che rottura di co…arrivo primo, come sempree allora sono attaccantescarto, driblo, tiro in portaed il portiere non può farci nientepoi da più lontano sento‘Mario vieni quaprendiamo tutto quel che abbiamoe raggiungiamo papà’mamma, proprio adesso, sto tirando un rigorema non c’è versoce ne andiamo, meglio non polemizzareStiamo tutti benestiamo tutti benestiamo tutti benetutto molto benecome si convieneStiamo tutti benestiamo tutti benestiamo tutti benenon c’è nulla per cui ci dobbiamo preoccuparee scomodareMa guarda te a jella proprio a me doveva capitarequattro giorni su sta barca, intorno ancora solo marema ti pare giustouno va in vacanza per la prima voltae quelli lì davanti son capaci di sbagliare rottache poi a chiamarla barcaci vuole un bel coraggiostare in treseduti in mezzo metro di spazioè come me e gli altri 200tutti intenti a pregareed io vorrei soltanto alzarmi e palleggiareMa se soltanto sporgo anche di un centimetro il piedequesto davanti si svegliae inizia a dire che ha seteio ho pure sete, fame, sonnoe mi fa male la schienama non c’è mica bisognodi fare tutta sta scenaE poi c’è questo di fiancoche ha chiuso gli occhinon li apre piùè da due giorni che dormeche pare non respirinon ho mai visto nessuno dormire così tantoho chiesto a mammae ha detto che era proprio stancoBoh, tre giorni fane hanno buttato una ventina in maremamma dice che volevano nuotareio li sentivo gridaree non sembravano allegrima almeno adesso ho un po’ di spazioper i piediE’ il sesto giornoadesso dormo, pure mamma e un tipo magroqualcosina più in là grida che vede la Madonnae questa barca adesso puzza di benzina e di mortee mamma ha detto di non farci casoe di essere fortee di fare il bravo bambinoe star seduto quache mamma adesso s’addormentae raggiunge papàperò piangeva e si sforzava di sorridereforse era proprio tanto stanca pure leiE c’è un silenzio tutto intornoche mi mette pauras’è fatta notte, ho freddoe in cielo non c’è neanche la lunagente grida, chiede aiutoma nessuno rispondemi guardo intorno e neanche a dirlovedo sempre e solo ondedopo onde, ancora ondeallora onde evitare di addormentarmi come gli altried esser buttato in maremi unisco al coro della barcae inizio a piangere e gridarenon ho forza, chiudo gli occhie non so neanche nuotareStiamo tutti benestiamo tutti benestiamo tutti beneStiamo tutti benestiamo tutti benestiamo tutti beneStiamo tutti benestiamo tutti benestiamo tutti beneStiamo tutti benestiamo tutti benestiamo tutti bene