1a canzone al giorno

L'intro di J-Ax


Nel 2015 uscì "Il bello d'esser brutti" album solista di J-Ax. La prima traccia, dall'eloquente titolo "Intro" vedeva la collaborazione con Bianca Atzei. Ascoltavo l'album in uno dei periodi che andavo al lavoro a piedi e questa canzone mi piaceva molto. J-Ax, non ancora padre, faceva un po' i conti col passato, anche degli Articolo 31, e il punto sulla sua carriera. Qualche giorno fa ho visto il video e ho deciso di postarla come canzone del giorno. Buon ascolto anche a voi e a domani!!!Intro (J-Ax feat. Bianca Atzei)Qualche anno fa mi si è ingrigito il peloPer la prima volta ho tirato il frenoIncerto se fossi l'unico scemoO l'ultimo a crederci per davveroCol dubbio che per la mia crew fosse un lavoro niente piùNegli anni han fatto figli io soltanto dischi e tourMai cresciuto come Peter PanCon la labirintite, da solo, bloccato in studioHan Solo, nella graffiteEntrato da sbarbatoHo firmato ogni contratto, mi fidavoCome di un padre, mi bastava stare sul palcoPoi eran tutti sempre in vacanzaIo da solo là che mi sbattoForse lo trattavo da padrementre mi trattava da babboPerchè fare roba nuova se la gente già t'adoraE alla fine si innamora solo della novitàQuasi come se dicessi Allora sei vecchio, fuori modaQuesta cosa non funziona se la fanno alla tua etàHo pagato sono uscito come al barLa penale coi risparmi di una vitaAl prezzo della libertàMi ero chiuso in un bar e mi chiedevo ma che senso haMa perché non sei morto giovane vent'anni faRicominciare a meno di zeroE finalmente sollevare il veloE raccontarvi veramenteNon l'immagine vincente che la gente prova a venderedi sèNon voglio vivere su un grattacieloSolo studiare indietro col velenoE raccontarmi veramente lo spettacolo riprende,Benvenuti a tutti quelli come meL'altro Natale stavo giù in cantinaPiangevo sui cartoni del traslocoChe quando hai visto il mondo dalla cima, dopoSei intrappolato al top come un topoNon sembro un uomo di successo e uomo di valoreQuando il prezzo arriva tutto in blocco dello scrittoreCopiare te stesso libera meno doloreChe farsi tagli nel cuoreNel sangue cercare le paroleE' il caso che mi ripiglio che mi ripigli per casoChe quelli che han fatto figli, qui nessuno l'ha programmatoLa mia vita è questo teatroE quando spegneranno le luciNon avrò nemmeno un rimpiantoSe ho vissuto da vero duroE per la strada mi chiamano zioE' Philadelphia e io sono RockySarà che al posto di un bambino, DioMi ha dato due milioni di nipotiHo ascoltato la mia roba come mai ho fatto primaSarò arrabbiato meglio prima, ma era l'era decadanceL'ho trovata genuina ma si sente che ero presoAncora in lutto per la fine fatta dalla prima bandE quello che credevo fosse il mio fratello veroDue bambini che da zero, hanno messo su una gangL'amicizia che è finita come sempre nella vitaAvere donne, la politica, l'odore del cashRicominciare a meno di zeroE finalmente sollevare il veloE raccontarvi veramenteNon l'immagine vincente che la gente prova a venderedi sèNon voglio vivere su un grattacieloSolo studiare indietro col velenoE raccontarmi veramente lo spettacolo riprende,Benvenuti a tutti quelli come meBenvenuti a tutti quello come meBenvenuti...