1a canzone al giorno

Claudio reo confesso


Undici gioni fa è uscito "In questa storia che è la mia" il nuovo album di inediti di Claudio Baglioni a sette anni dall'ultimo lavoro "Convoi". Che dire.... Un deciso passo avanti anche perchè fare peggio era onestamente difficile. Comunque manca, secondo me, la scintilla. Temo che ormai il meglio sia già stato dato anche dal grande Claudio. Oggi ne ho ascoltate qualcuna (devo ancora finirlo....) e mi sa che anche Cucaio si sia fatto un po' prendere dal ritorno degli anni ottanta.... Ascoltando "Reo confesso" che ho scelto come canzone del giorno anche per sentire il vostro parere ci ho trovato molto di "Via". Fatemi sapere se è stata solo una mia idea.... E comunque ad ora è quella che mi è piaciuta di più... Buon ascolto e comunque bentornato Claudio!Reo confesso (Claudio Baglioni)Non si può fermare perché è come un alluvioneChe trascina tutto e tutto si trasforma in fangoE non c’è più differenza tra condanna e assoluzioneTra colpevole e innocente sia se rido o piango a una giuriaSicario di un futuro (io)Dal quale ti ho estromesso (io) Per mettermi al sicuro (io)Nel caso di un processo (io) Reo reo reo confessoReo reo reo Non si può domare perché è come un uragano Che scoperchia il capo e il capo semina i pensieri E si perdono dovunque ma non vanno mai lontanoTanto poi domani non sarà com’era ieri l’allegriaE torno sul fondale (io) Più triste di un cipresso (io) E sconto tutto il male (io) Per quello che ho commesso (io) Sono stato io Che ho bestemmiato al tempio della tua armonia E scorticato l’anima e l’ingenuitàE che ho cercato un compromessoNell’omertà di quel che c’è successoSono stato io Che ho rinnegato gli occhi della tua euforiaE frantumato tutte le fragilità E che ho giurato e ripromesso La mia onestà ma non ci ho mai scommessoReo reo reo confessoReo reo reo Non si può calmare perché è come un terremoto Che ti spacca il cuore e il cuore crolla raso al suolo Tra macerie di ricordi su rovine sopra il vuotoMe ne vado con la pioggia corsa nello scolo di una viaIn mezzo a un labirinto (io) Col tempo disconnesso (io) E ancora vago vinto (io) Qua e là come un ossesso (io) Sono stato io Che ho soffocato il muso della tua ironiaE avvelenato le ore di felicitàE ho rinunciato a ogni possessoCon la viltà di chi si è genuflessoSono stato io Che ho giustiziato il petto della tua agoniaE martellato i fianchi della volontàE che ho sprangato e manomessoLa verità che provo a dire adessoReo reo reo confessoReo reo reo io stessoReo reo reo confessoReo reo reo io stesso Reo reo reo confessoReo reo reo io stesso Reo reo reo confessoReo reo reo io stesso