1a canzone al giorno

Renato con le spalle al muro


Recupero il post di ieri e cancello il "coming soon" con il brano che avevo penssato di mettere dopo i commetni al post di Jannacci. Vincent mi chiedeva chi avesse vinto quell'edizione del Festival di Sanremo. Come gli ho risposto sul gradino più alto del podio ci finì Riccardo Cocciante con "Se stiamo insieme" mentre Jannacci dovette accontentarsi dell'undicesimo posto. Per i post di questo weekend ho deciso di pubblicare il secondo e il terzo classificato e completare il podio. Piazza d'onore per Renato Zero con "Spalle al muro" dall'album "Prometeo". E domani si va per la medaglia di bronzo. Buon ascolto!Spalle al muro (Renato Zero)Spalle al muroQuando gli anni son fucili controQualche piega sulla pelle tuaI pensieri tolgono il posto alle paroleSguardi bassi alla paura di ritrovarsi soliE la curva dei tuoi giorni non è più in salitaScendi piano, dai ricordi in giùLasceranno che i tuoi passi sembrino più lentiDisperatamente al margine di tutte le correntiVecchioDiranno che sei vecchioCon tutta quella forza che c'è in teVecchioQuando non è finita, hai ancora tanta vitaE l'anima la grida e tu lo sai che c'èMa sei vecchioTi chiameranno vecchioE tutta la tua rabbia viene suVecchio, sìCon quello che hai da direMa vali quattro lire, dovresti già morireTempo non c'è ne piùNon te ne danno piùE ogni male fa più maleTu risparmia il fiatoPrendi presto tutto quel che puoiE faranno in modo che il tuo viso sembri stancoInesorabilmente più appannato per ogni pelo biancoVecchioVecchioVecchioMentre ti scoppia il cuore, non devi far rumoreAnche se hai tanto amore da dare a chi vuoi tuMa sei vecchioTi insulteranno, vecchioCon tutto quella smania che sai tuVecchio, sìE sei tagliato fuoriQuelle tue convinzioni, le nuove son miglioriLe tue non vanno piùRagione non hai piùVecchio, sìCon tanto che farestiAdesso che potresti non cedi perché esistiPerché respiri tu