1a canzone al giorno

Tanti auguri Mamma!!!


La canzone di oggi è dedicata alla mia mamma nel giorno del suo compleanno. Come sempre vado a pescare tra i suoi preferiti e stavolta tocca al preferito dei preferiti... credo... Il grande Renato Zero con una bellissima e famosissima canzone del 1994 dall'album "L'imperfetto" dal titolo "Nei giardini che nessuno sa". Tanti auguri di buon compleanno mamma!!!.Nei giardini che nessuno sa (Renato Zero)Senti quella pelle ruvidaUn gran freddo dentro l'animaFa fatica anche una lacrimaA scendere giùTroppe attese dietro l'angoloGioie che non ti appartengonoQuesto tempo inconciliabileGioca contro di teEcco come si finisce poiInchiodati a una finestra, noiSpettatori malinconiciDi felicità impossibiliTanti viaggi rimandati e giàValigie vuote da un'eternitàQuel dolore che non sai cos'èSolo lui non ti abbandonerà mai, oh, maiÈ un rifugio quel malessereTroppa fretta in quel tuo crescereNon si fanno più miracoliAdesso non piùNon dar retta a quelle bamboleNon toccare quelle pilloleQuella suora ha un bel carattereCi sa fare con le animeTi darei gli occhi miei per vedere ciò che non vediL'energia, l'allegria per strapparti ancora sorrisiDirti sì, sempre sì e riuscire a farti volareDove vuoi, dove sai, senza più quel peso sul cuoreNasconderti le nuvole, quell'inverno che ti fa maleCurarti le ferite e poi qualche dente in più per mangiareE poi vederti ridere e poi vederti correre ancoraDimentica, c'è chi dimentica distrattamente un fiore, una domenicaE poi silenziE poi silenziSilenziNei giardini che nessuno saSi respira l'inutilitàC'è rispetto, grande puliziaÈ quasi folliaNon sai com'è bello stringertiRitrovarsi qui a difendertiE vestirti e pettinarti, sìE sussurrarti, "Non arrenderti"Nei giardini che nessuno saQuanta vita si trascina quaSolo acciacchi e piccole anemieSiamo niente senza fantasieSorreggili, aiutali, ti prego non lasciarli cadereEsili, fragili, non negargli un po' del tuo amoreStelle che ora tacciono, ma daranno un senso a quel cieloGli uomini non brillano se non sono stelle anche loroMani che ora tremano perché il vento soffia più forteNon lasciarli adesso no, che non li sorprenda la morteSiamo noi gli inabili che pur avendo a volte non diamoDimentica, c'è chi dimentica distrattamente un fiore, una domenicaE poi silenziE poi silenziSilenzi