1a canzone al giorno

Giù dal monte con Gaber


Ieri sera all'Isolotto, a due passi da casa mia, c'è stata l'ultima serata della manifestazione "Gaberiana" dedicata a Giorgio Gaber e condotta da Andrea Scanzi. La serata cercava di ripercorrere la storia artistica di Gaber anche se 2 ore sono poche per una storia come la sua. Scanzi bravo e si è avvalso di diversi musicisti che tra un racconto e un altro hanno cantato alcune canzoni del signor G. Presente anche Flavio Oreglio che molti ricorderanno come il poeta catartico di Zelig ma, ho scoperto ieri, anche cantante e fine conoscitore di Gaber. Per il post di oggi ho scelto il primo brano che ho sentito quando sono arrivato alla manifestazione. Si intitola "Un uomo che dal monte" incisa nel 1968 nell'album "L'asse di equilibrio". Non escludo un po' di Gaber anche nei prossimi giorni. Buon ascolto!Un uomo che dal monte (Giorgio Gaber)Un uomo che dal monte scende a valleun uomo che non vive quasi piùormai non ho più niente alle mie spallee non mi puoi salvare neanche tu.E vola il tempo e vola la mia vitache ormai non mi appartiene quasi più.Un uomo vecchio che abbandona il mareun uomo triste che non ride maiè vero cara io non so più amaree presto anche tu mi lascerai.E vola il tempo e vola la mia vitaciò che hai perduto non riavrai mai più.Un uomo trascinato da un torrentenon ha la forza di tornare suanch’io seguo la fila fra la genteè tanto tempo che non lotto più.E vola il tempo e vola la mia vitaciò che è passato non ritorna più