1a canzone al giorno

Minatori


La canzone di oggi, come molte altre in questi mesi, è ispirata ad un fatto di cronaca successo ieri. In Ucraina c'è stato l'ennesimo incidente in una miniera con 35 dispersi e 5 feriti gravi. La scorsa settimana oltre cento persone sono decedute in un'altra esplosione. La storia è piena di morti sul lavoro e tanti hanno finito di vivere in una miniera compresi tanti nostri connazionali all'estero. Quando ho letto la notizia mi è venuta in mente una bellissima canzone dei New Trolls della fine degli anni Sessanta dal titolo appunto "Una miniera" e che Baglioni ha riproposto un anno fa nell'album "Quelli degli altri tutti qui" (vedi post n° 101). La dedico a tutti coloro che hanno perso la vita lavorando e alle loro famiglie.Una miniera (New Trolls)Le case le pietre ed il carbone dipingeva di nero il mondo Il sole nasceva ma io non lo vedevo mai laggiù era buio Nessuno parlava solo il rumore di una pala che scava che scava Le mani la fronte hanno il sudore di chi muore Negli occhi nel cuore c'è un vuoto grande più del mare Ritorna alla mente il viso caro di chi spera questa sera come tante in un ritorno. Tu quando tornavo eri felice di rivedere le mie mani nere di fumo bianche d'amore. Ma un'alba più nera mentre il paese si risveglia Un sordo fragore ferma il respiro di chi è fuori Paura terrore sul viso caro di chi spera Questa sera come tante in un ritorno. Io non ritornavo e tu piangevi E non poteva il mio sorriso Togliere il pianto dal tuo bel viso. Tu quando tornavo eri felice Di rivedere le mie mani Nere di fumo bianche d'amore.