1a canzone al giorno

Il ragazzo della Via Gluck (Incompresi a Sanremo - 1 di 7)


La storia del Festival di Sanremo è piena di canzoni eliminate o relegate agli utlimi posti della classifica diventate poi grandi successi e in alcuni casi addirittura canzoni quasi "immortali". L'ultimo caso è ancora più paradossale. La canzone dell'estate 2007 "Bruci la città" di Irene Grandi non fu nemmeno ammessa dalla commissione. Sembra proprio che questo fatto abbia molto condizionato le scelte di quest'anno. La paura di escludere un futuro grande successo deve essere stata davvero tanta. Ho sempre sperato che gli esclusi avessero il coraggio di far sentire poi la loro canzone per vedere se davvero non era il caso di presentarli sull'Ariston o se era stata presa una toppa da paura. In pochi l'hanno fatto e credo che dietro ci fossero grosse presssioni delle case discografiche che non volevano entrare in polemica con l'organizzazione del Festival per una eventuale partecipazione futura.Questa settimana è dedicata ai grandi successi passati inosservati o addirittura maltrattati al Festival. La prima canzone che vi propongo è anche uno dei casi più noti e clamorosi, ma come ho detto non l'unico. Si tratta della canzone "Il ragazzo della Via Gluck" presentata da Adriano Celentano al festival del 1966 ed esclusa addirittura dalla finale. Inutile ricordare che questo pezzo è diventato poi l'emblema stesso di Adriano Celentano vendendo milioni e milioni di copie diventando anche un fenomeno sociale legato ad urbanizzazione e ambientalismo. Complimenti alla giuria!P.S.: vai Paolo, questa è per te!! Beccati il tuo Adriano!!P.P.S.: ho cercato un video degno ma il più completo che ho trovato è solo questo con l'audio sfalsato di un paio di secondi.Il ragazzo della Via Gluck (Adriano Celentano)Questa è la storia di uno di noi anche lui nato per caso in via Gluck in una casa fuori città gente tranquilla che lavorava Là dove c'era l'erba ora c'è una città e quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà? Questo ragazzo della via Gluck si divertiva a giocare con me ma un giorno disse, vado in città e lo diceva mentre piangeva io gli domando amico, non sei contento? vai finalmente a stare in città. Là troverai le cose che non hai avuto qui potrai lavarti in casa senza andar giù nel cortile! Mio caro amico, disse, qui sono nato e in questa strada ora lascio il mio cuore. Ma come fai a non capire che è una fortuna per voi che restate a piedi nudi a giocare nei prati mentre là in centro io respiro il cemento. Ma verrà un giorno che ritornerò ancora qui e sentirò l'amico treno che fischia così, "wa wa"! Passano gli anni, ma otto son lunghi però quel ragazzo ne ha fatta di strada ma non si scorda la sua prima casa ora coi soldi lui può comperarla torna e non trova gli amici che aveva solo case su case, catrame e cemento. Là dove c'era l'erba ora c'è una città e quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà La la la... la la la la la... Eh no, non so perché‚ perché‚ continuano a costruire le case e non lasciano l'erba, non lasciano l'erba, non lasciano l'erba, non lasciano l'erba, eh no, se andiamo avanti così chissà come finirà, chissà...