1a canzone al giorno

Disperato... ma non troppo (Giovani di successo - 3 di 6)


E' il 1990 quando, sul palco dell'Ariston, sale un giovane fiorentino. Canta "Disperato" e vince. Si tratta ovviamente di Marco Masini, personaggio un po' controverso nel panorama musicale italiano. Divide subito. O si ama o si odia. Mi schiero tra i primi. Che le sue canzoni non siano proprio le più allegre è fuori discussione ma non sono nemmeno così "nere" come spesso si è voluto far credere, quantomeno non tutte. Basta ascoltare alcuni pezzi de "Il cielo della Vergine" per capire. In ogni caso non si è certo meritato tutto l'ostracismo a cui è stato sottoposto e soprattutto non si è meritato la nomea di "portasfortuna" che per un lungo periodo ne ha quasi pregiudicato la carriera anche con rischi ben superiori (basta pensare a Mia Martini, per capirci...). Marco, dopo essersi un po' perso e, detto da lui, anche un po' montato la testa ha comunque saputo reagire e negli ultimi anni ha ritrovato successo e pubblico conditi anche dalla vittoria, stavolta tra i big, con "L'uomo volante".Disperato (Marco Masini)Quando tu metti in moto come me senza te quando tu spacchi il vetro come me senza te quando stai in agguato come me senta te quando sei disperato come me senza te. E quando torno a lei mi faccio quasi pena e più che non ci sei e più che voglio te voglio ancora le tue dita che graffiano la schiena lei non è una via d'uscita e forse non ce n'è... E quando sei disperato come me senza te quando sai di essere sbagliato come me che muoio senza te... E me ne frego della libertà stanotte vado e spacco la città con questo ago disperato in me... senza te... E allora annaffio il muro con il mio veleno amore a muso duro accidenti a te! Accidenti a questa vita che corre come un treno ma non c'è una via d'uscita io so che non ce n'è! Quando sei disperato come me senza te disperato quando sei disperato come me che muoio senza te