1a canzone al giorno

Anni di piombo


Ci siamo! A una settimana dalle elezioni la campagna elettorale entra nel vivo e si comincia già a parlare di brogli preventivi, di fucili e di cannoni. Una polemica bipartisan riguarda le schede elettorali. Ora, io ho visto un fac-simile sui quotidiani. Probabilmente i simboli tutti in fila come soldatini senza distinzioni tra partiti di destra e sinistra e con i partiti accorpati uniti non sono proprio bellissimi ma da lì a dire che è impossibile votare ce ne corre. Probabilmente la loro considerazione nell'intelligenza di noi elettori è quella che è. Forse non hanno tutti i torti visto che noi elettori abbiamo loro come rappresentanti... Ritengo che comunque una spiegazione su come si vota data dalla Ventura durante X-Factor e dalla Marcuzzi durante l'annuncio del televoto al Grande Fratello dovrebbe limitare i danni...Resta il problema dei fucili e dei cannoni. Proprio in questi giorni di Lucarelli-mania ho visto il DVD della puntata di Blu Notte sugli anni Settanta e sugli scontri che ci sono stati in quegli anni tra giovani di destra e di sinistra in un'escalation di violenza che è partita dai cori ed è arrivata ai mitra. In un arco di tempo di pochi anni sono morti oltre 400 ragazzi e più di 4000 sono i feriti. A questi vanno aggiunti i danni psicologici ai familiari, agli amici e a chi si è trovato coinvolto in risse, sparatorie e lanci di molotov. Penso che sarebbe opportuno da parte di chi è candidato a ricoprire ruoli importanti nelle istituzioni italiane pensare bene a quello che si dice evitando di accendere animi che così, a naso, mi sembrano già molto predisposti, per non rischiare di scatenare una nuova spirale di violenza.Per questo la canzone di oggi è "Bologna '77" di Stefano Rosso. Un piccolo affresco su uno degli anni più cruenti della lotta politica che caratterizzò quel decennio. La foto che fa da sottofondo al video è la sede di Radio Alice a Bologna devastata da gruppi di neofascisti il 12 marzo 1977. Su chi moriva su un ponte nella primavera del 1977 le interpretazioni sono diverse. Secondo qualcuno si tratta di un autonomo di sinistra, Francesco Lo Russo, ucciso a Bologna dalle forze dell'ordine l'11 marzo 1977 (ed è anche la mia opinione, visto il titolo). Secondo altri si tratta di Giorgiana Masi, una studentessa diciannovenne uccisa a Roma da un colpo alla schiena sparato da una mano sconosciuta (ma da più parti si ritiene appartente alla polizia) durante una manifestazione non autorizzata il 12 maggio 1977. La morte di Giorgiana scatenò tutta una serie di ripercussioni che portò ad altri morti soprattutto a Milano. A dimostrazione che un solo colpo di pistola (o di fucile) può causare più di un morto... Meditate signori, meditate...Bologna '77 (Stefano Rosso)L’inverno passava qualcuno di lìIl nastro girava, suonava “Lilly”,Girava il pallone, lo stadio impazzìLa voce tremava, l’inverno finì.E poi primavera, e qualcosa cambiòQualcuno moriva, e su un ponte lasciòLasciò i suoi vent’anni e qualcosa di piùE dentro i miei panni, la rabbia che tuDa sempre mi dai, parlando per meScavando nei pensieri miei,Guardandomi poi dall’alto all’ingiùE forse io valgo di più.L’estate moriva, Bologna, tremò,La dalia fioriva e la gente pensòDei tanti domani vestiti di jeansChiamandoli “strani”, ma non fu cosìE quando m’incontri, se pensi di meTu sappi che il sole che splende per teE il grano che nasce, e l’acqua che vaE’ un dono di tutti, padroni non haE il grano che nasce, e l’acqua che vaE’ un dono di tutti, padroni non ha.