1a canzone al giorno

Sulla strada di Marco


Ieri sera dopo 18 anni ho coronato un sogno. Finalmente ho visto un concerto di Marco Conidi. Marco è un cantautore romano che seguo dal suo primo album "Ferragosto '66". Ha avuto un po' di notorietà agli inizi degli anni novanta partecipando a due Festival di Sanremo. La prima con Bungaro e Rosario di Bella con "E noi qui". La seconda da solista con "Non è tardi". Dopo di che... il declino. Pare che i suoi problemi derivino da cattivi rapporti con produttore e casa discografica. Fatto sta che il quarto album esce solo dopo 5 anni, nel 1998 e che nei dieci anni successivi abbia fatto solo due album di inediti e, a parer mio, di qualità decisamente inferiore ai primi quattro. Negli ultimi tempi si è un po' riciclato come cantore della AS Roma, una sorta di Antonello Venditti del terzo millennio. Su Youtube si trovano infatti suoi filmati allo stadio e con i giocatori e pezzi sulla Roma (Mai sola mai) e su Totti (Anche io sono Francesco). Il concerto di ieri si è tenuto al Centro Giovani di Calenzano davanti a 100 fan adoranti. Purtroppo delle canzoni del primo periodo ha fatto solo 3 pezzi cancellando totalmente 3 dei primi 4 album. Pare che la vecchia casa discografica (Epic) abbia i diritti delle sue canzoni e che per cantarle Marco.... debba pagare. Non so se sia vero ma se lo è si tratta di uno scandalo!!Per la canzone di oggi avevo pensato di mettere proprio "Non è tardi" ma tornano a casa in macchina del mio amico Eliano ho risentito "Sulla strada" che Vincent aveva anche provato a chiedergli di fare e ho cambiato idea. Metto quest'ultima. Mi è piaciuto riascoltarla e, con tutto il rispetto, penso che in un mondo popolato di Meneguzzi e Dirisio, Conidi poteva tranquillamente starci e starci bene!!Buona domenica!!!Sulla strada (Marco Conidi)Se Dio ha mille occhi due erano abbassati erano quelli che guardavano lì dove siamo nati E se Dio ha mille orecchie due, due non erano ad ascoltare il rumore delle nostre strade il loro ringhiare. Strade d'incontri e di discorsi sempre uguali dove farsi dentro a un bagno è come avere un paio d'ali per credere di esistere... Ma se Dio ha mille braccia due erano conserte proprio quelle che dovevano stringere le nostre braccia aperte Braccia di vite ai capolinea di città dove lei c'ha sempre un altro e prima o poi lo sposerà E noi con un barattolo di birra tra le mani ad aspettare il giorno e poi un altro e poi domani per credere di esistere... Salta su salta sulla strada salta su che non è finita non si può vivere piangendo salta su salta e tieni il tempo! Ma se Dio va contromano e segue i nostri passi in mezzo a tutte queste luci chiuse nei palazzi Che mandi almeno un angelo dietro ad ogni schiena a dire vai vai vai, la strada è buona Per queste notti che non finiranno mai che sono tutte uguali a ieri e ieri poi che te ne fai? E tra di noi qualcuno prima o dopo sbaglierà ma a volte anche uno sbaglio, vedi è una necessità per credere di esistere... Salta su salta sulla strada salta su che non è finita non si può vivere piangendo salta su salta e tieni il tempo! Salta su salta sulla strada vai più su della barricata Non si può vivere morendo salta su su che siamo il vento!...che siamo il vento!!!