1a canzone al giorno

Piramidi di Luna


Ieri sera ho visto in TV la Partita del Cuore. E' una manifestazione che guardo sempre volentieri e quando viene giocata a Firenze non manco mai nemmeno allo stadio. Racchiude due mie grandi passioni, il calcio e la musica, ed è una delle iniziative i cui proventi vengono davvero destinati ai progetti per i quali viene giocata. Lo posso dire con cognizione avendo gestito parte della contabilità della Partita del Cuore del 1999 giocata a Firenze. Tutta questa premessa, oltre che per parlare di una cosa positiva, mi è servita per introdurre il cantante di oggi. E' di Firenze e gioca nella Nazionale Cantanti. Purtroppo ormai da qualche anno è anche l'unica traccia che lascia di sé come cantante. Sto parlando di Paolo Vallesi. Quando salì alla ribalta nei primi anni Novanta era molto promettente, quasi un piccolo Baglioncino che poi si è perso. La canzone che ho scelto oggi è forse una delle più tristi (anche se di allegre non ne ha fatte tantissime) ma anche delle più belle. Si intitola "Piramidi di Luna" e purtroppo è anche una storia vera. Oltre alla canzone ho aggiunto anche un altro video. E' una versione di "Puoi" fatta da Vallesi e Baglioni a Lampedusa in occasione di O'Scia 2006.Piramidi di Luna (Paolo Vallesi)Dov'è la nostra infanzia il cielo del quartiere la banda degli amici il nonno per la stanza con le sue cantilene che bisognava fare sacrifici dov'è la strada e quando torna mamma il babbo da lavorare lo so mi devo mettere gli occhiali dov'è la scuola e tu seduto nel mio banco ti senti male ma dove sei volato senza ali e dove tutto se ne va? Dov'è la sigaretta che si fumava già le corse in bicicletta la tua felicità dov'è perché hai paura del buio ed io lo so piramidi di luna per te io accenderò. Dov'è la festa in casa la voglia nei calzoni l'amore al sole accoccolato e quel suo bacio dato di sorpresa e tutti i dribbling fatti coi palloni e l'acqua fredda ed io sudato e tu che muori dov'è la spiaggia e quanto manca ancora mamma per arrivare al mare non vedo niente neanche con gli occhiali dove sei tu che non avrai nemmeno un padre da perdonare nè questi giorni diventati amari ma dove tutto se ne va? Dov'è la tua racchetta il nostro vecchio tram le scale scese in fretta la tua felicità dov'è perché hai paura del buio ed io lo so piramidi di luna per te io accenderò. Dov'è nell'universo c'è troppa oscurità dov'è il mio amico perso dov'è questo aldilà dov'è perché ho paura del buio e lui lo sa piramidi di luna per me lui accenderà!