1a canzone al giorno

La canzone dell'estate


La canzone di oggi è quella che, spero, i Baustelle facciano uscire come nuovo singolo per l'estate. Purtroppo alla radio non sono molto considerati e temo che anche nei prossimi mesi le cose non cambieranno. Per il testo e per certi riferimenti poi non è facile soprattutto ora, essere passati in tv e radio. Comunque sia la canzone è valida e almeno sul blog la posso mettere. Una quarantina di persone la potranno conoscere. Il titolo è "Il liberismo ha i giorni contati". Oggi metto anche un video tratto dal film "Vieni avanti cretino" di Lino Banfi. E' la mitica scena della cena. E' un po' lunga ma ne vale troppo la pena.P.S.: nella "Sala giochi" ho aggiunto il mitico Donkey KongIl liberismo ha i giorni contati (Baustelle)E’ difficile resistere al Mercato, amore mio Di conseguenza andiamo in cerca di rivoluzioni e vena artistica Per questo le avanguardie erano ok, almeno fino al ’66 Ma ormai la fine va da sé E’ inevitabile Anna pensa di soccombere al Mercato Non lo sa perché si è laureata Anni fa credeva nella lotta, adesso sta paralizzata in strada Finge di essere morta Scrive con lo spray sui muri che la catastrofe è inevitabile Vede la fine in metropolitana, nella puttana che le si siede a fianco Nel tizio stanco Nella sua borsa di Dior Legge la Fine nei saccchi dei cinesi Nei giorni spesi al centro commerciale Nel sesso orale, nel suo non eccitarla più Vede la Fine in me che vendo dischi in questo modo orrendo Vede i titoli di coda nella Casa e nella Libertà E’ difficile resistere al Mercato, Anna lo sa Un tempo aveva un sogno stupido: un nucleo armato terroristico Adesso è un corpo fragile che sa d’essere morto e sogna l’Africa. Strafatta, compone poesie sulla Catastrofe Vede la fine in metropolitana, nella puttana che le si siede a fianco Nel tizio stanco Nella sua borsa di Dior Muore il Mercato per autoconsunzione Non è peccato, e non è Marx & Engels. Se l’estinzione, è un ragazzino in agonia. Vede la Fine in me che spendo soldi e tempo in un Nintendo dentro il bar della stazione e da anni non la chiamo più.