1a canzone al giorno

Ciao Stefano


Giornate veramente tristi per il mondo della musica. Dopo Wright, lunedì sera se ne è andato (spero in un posto migliore) Stefano Rosso. La notizia è stata data ieri mattina anche se, secondo me, senza il risalto che Stefano meritava. L'unica cosa che sono riusciti a dire è che è stato il primo cantante a pronunciare la parola spinello in una canzone (Una storia disonesta). Nessuno ha pensato bene di dire che quello che lui cantava 30 anni fa è ancora di un'attualità disarmante.Posso tranquillamente dire che io, con Stefano Rosso, un po' ci sono cresciuto. I miei genitori comprarono i primi due album del cantautore romano nel 1976 e nel 1978 e, da che ho memoria, hanno girato spessissimo nei vari giradischi di casa. Quando sono diventato grande ho reperito altri dischi nei vari mercatini dell'usato ma, almeno per me, belli come i primi due non ne ha fatti più. Per anni ne ho perso le tracce e ho scoperto che comunque ha sempre fatto il cantante e il chitarrista e lo scorso anno, o due anni fa non ricordo bene, ho perso per pochi giorni la possibilità di vederlo dal vivo a Firenze. Nel blog ho già proposto tre suoi pezzi in questi 13 mesi (vedi 1 2 3) e oggi voglio salutarlo con "Girotondo", una delle mie preferite e ricordarlo con la frase della sua canzone "Il treno dei papaveri" che campeggia da ieri sul suo sito "...e domani sereno volerò in braccio a Dio tra i papaveri e il treno perchè là è il posto mio". Ciao Stefano!!Un anno fa la canzone del giorno era questa (click)Girotondo (Stefano Rosso)Quanto è bello il mondoti voglio cantare se vuoi saperlostammi ad asoltarGiro-girotondogira il mondo e vagira fino a quandonon si fermeràfa la cuccia il vecchioè allo stadio il canee a chi pensa troppodopo viene famela Rivoluzione quella si faràcome casa nuova per chi non ce l'hae la trippa il gattonon la mangia piùse lavori, forse,puoi mangiarla tuc'è la bomba a destrasi combatte al sudchiudi la finestrapuoi cadere... giùGiro-girotondogira il mondo e vagira fino a quandonon si fermeràsotto i ponti passail fiume e se ne vatu che parli tantoprovalo a fermarrestano i ricordidella bella etàcome i sogni tuoiche muoiono a metàIo son nato vecchioe muoio da bambinoc'era il pane a tavolae mancava il vinoper compagno il solee la libertàquando piove a casatu mi puoi trovarGiro-girotondogira il mondo e vagira fino a quandonon si fermerà