1a canzone al giorno

Rosalino al centro della musica


Oggi vado avanti solo di pochi anni, fino al 1981. Esce in quell'anno "Al centro della musica" di Ron che, ricordo, mi piaceva parecchio. Nella mia ignoranza pensavo che Ron fosse un nuovo cantante. Solo dopo un bel po' ho scoperto che il buon Rosalino erano già diversi anni che operava nel mondo discografico. Aveva debuttato a Sanremo nel 1970 a soli sedici anni e due anni dopo aveva scritto con Dalla "Piazza Grande" che non è prorpio l'ultima delle canzoni... Non sono proprio un suo fan ma alcuni suoi pezzi mi piacciono molto. Lo ritengo però molto... altalenante. La sua produzione degli ultimi anni non mi ha particolarmente entusiasmato e se devo ascoltarlo torno più volentieri a riscoprire i suoi pezzi targati anni Ottanta e primi anni Novanta quando arrivò anche alla vittoria a Sanremo (anche se, a mio avviso, fu scippata agli Elio e le Storie Tese). E adesso andiamo ad ascoltarci "Al centro della musica" e facciamo passare anche questo giovedì... Buona giornata!Un anno fa la canzone del giorno era questa (click).Al centro della musica (Ron)Ti avevo visto angelo cadere in mezzo al traffico poi alzarti e piangendo con gli occhi guardare in su Ti ho vista dietro un angolo cambiarti in fretta l'abito e camminare ma che fatica non sai dove andare e sopratutto non voli piu' La strada bagnata sembra il cielo gli occhi delle case le sue stelle notte fonda che mistero che malinconia a forza di guardarti sento già che sarai mia Ehi possiamo farci compagnia tu senza ali io senza fortuna che differenza c'è povero angelo povero me In mezzo a una città che russa una città parcheggio tra facce sconosciute invece di aspettarci il peggionoi camminiamo ci fermiamo senza accorgerci arriviamo al centro esatto della musica musica muscia musica musica....Ed è una musica che colpisce questa musica ti guarisce ti riporterà lontano per ricominciare il volo ma io sto qui e rimango solo con una luce che svanisce il cuore a pezzi e i suoi pezzi nella mano Povero cuore povero e mio come vorrei provare anch'io a volare salire sempre piu su Volare dentro un angolo cambiarmi in fretta l'abito ed imparare a non avere tristezza a non saper dove andare salutare e non tornare più Volare come un'elica di una aeroplano poi passare sull'America che da qui è così lontano conservare un po' di forza un po' di fiato per volare nella musica che ancora nessuno ha mai suonato E sotto una città che dorme una città parcheggio senza parole senza coraggio e allora giù in mezzo al traffico per vedere cosa succede per scoprir se per un attimo qualcuno mi vede e ancora giù fino a quell'angolo con un grosso batticuore con gli occhi un po' bagnati e il cuore al posto del motore.