« Messaggio #97 | [...Sensazioni...] » |
Un giorno, in un tempo imprecisato, c'era un uomo...la sua vita era abbastanza tranquilla, aveva il suo lavoro che gli dava delle belle soddisfazioni, aveva la sua donna ecc...insomma non gli mancava proprio niente...aveva solo un problema...quando si arrabbiava gli venivano in testa le peggiori torture che una persona può fare ad un altra, si, perchè era convinto che ogni suo avversario o ogni persona che lo faceva arrabbiare...dovesse subire la sua ira funesta per fargli capire che cosa provava lui in quel momento...
Purtroppo non poteva fare tutto questo altrimenti sarebbe diventato un carnefice e un sanguinario dei più violenti e sconsiderati...
La sua forma di follia aumentava di volta in volta fin quando, stanco di non potersi sfogare come voleva, creò, all'interno della sua casa una stanza...
In questa stanza non mise niente, ne un mobile, ne una lampadina, decise di arredarla solo con martelli, spade, pugnali, pali appuntiti e ogni arnese adatto a fare del male...appese inoltre le fotografie delle persone che le avevo provocato la follia...
Alla prima occasione di nervosismo si rinchiuse lì dentro e iniziò a distruggere le pareti a martellate, a tagliare le foto con le spade, a gridare come un pazzo fino a perdere la voce e i sensi...riuscì finalmente a sentirsi soddisfatto e vuoto di ogni sua turba mentale...
La storia continuò per anni, quando un giorno, come ogni mattina si alzò per andare al lavoro ma appena uscito di casa si accorse che non aveva più la macchina...gliel'avevano rubata...dovette quindi andare a piedi al lavoro e durante il suo cammino non riusciva a non pensare al furto subito e la rabbia saliva...nel tragitto venne anche derubato da dei ragazzini che lo insultarono, inoltre, per il suo modo di vestire e un carretto passò veloce prendendo in pieno una pozzanghera di fango che lo sporcò completamente...
L'uomo non diede segno di squilibrio, ma il suo unico desiderio era rinchiudersi nella stanza, nella sua amata stanza, dove poteva liberarsi dalla rabbia e dal delirio che faceva da padrone nella sua testa...
Tornò a casa a passo svelto e subito si rinchiuse...ma questa volta, non trovò solo fotografie bensì trovò tutte le persone, o meglio lo spettro di ogni persona da lui odiata, ma non si rese conto che erano spettri tanto era accecato dalla voglia di uccidere...armò le sue mani e iniziò a colpire con violenza tutti coloro che gli stavano intorno i quali non subirono alcun danno ma anzi iniziarono a deridere con tono isterico colui che ormai non aveva nulla di umano...
La (inutile) lotta continuò per ore e ore, oltre la resistenza che un uomo può sopportare...
L'uomo, ormai completamente impazzito e fuori da ogni luce mentale, continuava a sferrare colpi nell'aria fin quando non cadde a terra morto con gli occhi pieni di sangue, il volto completamente distrutto dalla fatica e le mani che ormai erano solo degli arti deformi e spezzati insieme alle sue braccia sanguinolente....
Ebbene sì...l'uomo morì della sua stessa follia, la sua mente malata spinse il corpo ben oltre il suo limite devastandolo e torturandolo come lui avrebbe voluto fare con le sue vittime...
L'unica vittima della Follia e della STANZA DELLA FOLLIA è stato lui...
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