capitelli sia vuoti

LE PIU' BELLE PAROLE PER LEI


In un momento   In un momento Sono sfiorite le rose I petali caduti Perché io non potevo dimenticare le rose Le cercavamo insieme Abbiamo trovato delle rose Erano le sue rose erano le mie rose Questo viaggio chiamavamo amore Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose Che brillavano un momento al sole del mattino Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi Le rose che non erano le nostre rose Le mie rose le sue rose   P.S. E così dimenticammo le rose.DINO CAMPANA
MICHELLEMichelle, mia bella Queste sono parole che insieme suonano bene Mia Michelle Michelle.mia bella Queste sono parole che insieme suonano molto bene Molto bene insieme. Ti amo,ti amo,ti amo. È tutto quello che voglio dire Fin quando non troverò la strada Pronuncierò l’unica parola che conosco che Capirai Michelle,mia bella Queste sono parole che insieme suonano bene Mia Michelle Michelle.mia bella Queste sono parole che insieme suonano molto bene Molto bene insieme. Ho bisogno di te,ho bisogno di te,ho bisogno di te Ho bisogno di farti vedere, oh,cosa significhi per me fin quando aspetterò te saprò cosa significo per te ti amo. Ti voglio,ti voglio,ti voglio Penso che da ora lo saprai . Ti avrò in qualche modo Fin quando lo faccio,te lo dico così Tu capirai E pronuncierò solo le parole che conosco che Tu capirai,ma Michelle.THE BEATLES
RICORDO NOTTURNO DI ADDIO Nessuna schiera di alte rose rosa,il cadere di stelle piangenti in schiere,le maglie colorate delle fate in ginocchio.Sembrava che la vita ti sfiorasse dolce come novella sposa ma per darti l’addio,ombre agli altari e spettri a pregare insieme agli incubi per lei.C’erano speranze che armavano gli uteri dov’erano eroi,era un gioco essere tristi e persino tradimenti che volevano mettere ghirlande,ghirlande da far tendere e guardare le nuvole per lei,le chitarre erano state rubate dai maghiper impossessare di suoni tenuti segreti,nessuna pioggia fischiavano le picchiate e fischiava il cinguettio degli uccelli marininon ha suonato dalla nascita del mondo, regalarono come frase quest’ultimi,il sole, gli alberi e un pezzo di cielo cantarono e confermarono miracoli nel vedere i suoi terrori in lacrime per lei,lei si girò e aveva una mano stretta dove turbinava la natura divina della vita,tutti gli amori erano l’unica strada,cosa altro si ricordava? Niente, cosa altro per sempre?Venivano tolte le tende sulle bellezze ai bambini,erano lacrime oggi che cadevano sulla stessa roccia di tutto il mondo.La luna regalava uno specchio di certezze celestiali,il lago ne cantava.Dille una frase sole, solo una parlandoli che sei vivo e il mio assassinio sarà tuo per sempre,le cicatrici fatte insieme a lei come toccare un prodigio di quintessenza,nell’addio  le ricordavo che c’è sempre il cielo lassù che ci insegnò a cavalcare unicorni di ragione e a stringere e abbracciare immortalità ed in una preghiera notturnale prenderò la mano e la condurrò dove non sarei in grado affianco. ALESSANDRO IDISIUM