capitelli sia vuoti

TERRA CARA SORELLA


LA CARITA' NON SI PIEGAOh amore quel bellissimo pomeriggio dal clima terribile d’inverno,quando cercando nel sogno la chimera, la stella filante della metafisica e delle filosofie che mai capendo ciò che non è destinato esclusivamente alla mente,vanno in un andar fra fortuna e fatalità,eran solo le scuse di un eterno che muove i suoi passi preziosi fra noi, si cercando nel sogno la chimera leggiadri, sembravan i grattacieli,questa plastica colorata che molti servono,gli inganni di potere di chi sa che non ne avrà mai,il mondo, le guerre mondiali nate per le carezze di mamma mai avute dei più stupidi fra gli stupidi,gli omicidi dentro wall street che a nessuno interessa perchè nessuno ne ha e ne vuole avere sembrava un rospo tenuto schiacciato da qualche lieve soave dell’eterno virtù.Ma dove incroceremo sollievo se l’aria ci precipita addosso?La fame nel mondo divora la fede,dove scopriremo sollievo se il denaro ha comprato la luna?Dove lasceremo riposare l’immenso?Perchè il concime sta lasciando spazio alla cenere,una vita è più importante di ogni denaro,una sfera corre come se necessitasse di comperare alcunchè da un'altra galassia:e ora capisco la frase di quell’uomo più che Santo sui colossali ricchi,ora si.il petrolio e questi combustibili distrutti che non ci fanno aprir la bocca quando piove è superato d’altro ci fa sentire di avere fili per le mani e intornopuò essere affondato dalla scienza diricta l’elettromagnetismo che fuga pietevole è di corse di voci impegnate come un nano senza circo su un miserissimo grado in questa fossa ovale.Quindi una cura selettiva per il cancro grande quanto l’africa c’è.I fossili sono dei morti sotto vento terra acqua e fuocoil ciarpame ha finito di essere un inriciclabile.La terra può splendere di quint’essenza,Oh che idiozia accusare e invocare Dio per cose che, che può fare una semplice persona,comunicatori dicono che Dio non fa niente per l’africa coi microfoni pulci che sono angeli nelle cravatte da mille euro.Anche un pesce rosso avrebbe la forza di fare ciò che si invoca fare a Dio, che idiozia!Continuando a cercare nel sogno la chimera e chissà,intorno alle sue mura di eventi ambientali…e cercando nel sogno la nostra chimera,guardandoci,fissandoci cadevano intense gocce di fuoco dalle nostre pupille stesse,persi nell’amore spietato che non lascia scampo al mondo,anche fosse unito nella corruzione che invoca la propria stessa morte senza saperlo,noi due nel nostro stesso sguardo atomico.Una corsa di fuoco fra i toni della notte con giù il mondo che sembrava cadesse come un arancio,sguardo atomico,ogni secondo rende qualche era della storia della terracome pagliaccio di gomma che rotola per la strada dissestata,come melma ai piedi,nemmeno di noi,il manicomio e il capodanno,quando gli accordi del fiume sono chiusi nel motore di un cartellone pubblicitario,e Dio è quella possibilità su un milione che non ci sia, si!E’ lui quella frase che non si può dirgli.E si cercando nel sogno la chimera,li sembrava come girare,vorticare,stormi,stormi di uccelli fitti da sembrare di aver preso in prestito il potere del maree la natura intorno mise i suoi elmi di splendore,noi cercando nel sogno la chimera,che vicini,stretti o seduti affianco era sempre la foresta nascosta dell’eterno, di chi le stelle sanno che staranno insieme per sempre,noi due nell’amore che non da conto a morte e tempoper essere senza attese,invincibile ,perché il mondo non avrà mai parole o armi per dividere ciò che se ne frega delle parole,ciò che ha mosso e affondato e inondato da millenni interi universi e muoverà per sempre il lieto fine, il lieto fine questa tragedia nel pentagramma del tempo.È sempre più vicino il paradiso sul nastro puro del mare.È sempre più vicino il paradiso sul nastro puro del mare.È sempre più vicino il paradiso sul nastro puro del mare.E ogni distruttore si scusa su chi fa peggio,una gara di marionettebasta credersi stupidi di fronte ad ogni morte!Come mi disse un parigino sotto la torre Eiffel,che stupidi gli scienziati che uno come Pasteur usò il cervello che Dio gli ha donato e invece loro si credono che Dio dovrebbe portarti in carrozzina.La chimera silenziosa come la distrazione di una stella cadente,si potrebbe fare talmente tanto da affinare persino un giorno perfetto,la chimere c’era sempre li e anche il ringhio della lince sembrava dicesse, che venga… e fra le ferite inferte vedrà il miracolo tremendo della vita….ALESSANDRO IDISIUM 
 Quando La Musica é Finita(WHEN THE MUSIC'S OVER) Yeah, vieniQuando la musica é finitaQuando la musica é finita, yeahSpegni le lucispegni le luci, yeahQuando la musica é finitaSpegni le luciLa musica é la tua amica specialeBalla sul fuoco come come si intendeLa musica é la tua sola amicaFino alla fineCancella la mia sottoscrizione alla resurrezioneInvia le mie credenziali alla "Casa di detenzione"ho degli amici liLa faccia nello specchio non si fermaLa ragazza alla finestra non vuole cadereUna festa tra amici, "Sopravvivi!" lei piangevaAspettando me, fuori!Prima che sprofondo nel lungo sonnovoglio ascoltare, voglio ascoltareIl grido della farfallatorna, baby, torna tra le mie bracciaSiamo stanchi di vagareaspettando con le nostre teste per terraho sentito un suono molto gentile, molto vicino e già molto lontanoMolto soffice, yeah, molto chiaro, torna oggiCosa hanno fatto loro per la terra?cosa hanno fatto per la nostra sorella sempre giusta?Devastata, saccheggiata, strappata e colpitaBloccata con pugnali dalla parte dove nasce il solee bloccata recinti e trascinata nella desolazionesento un suono molto gentileCon il tuo orecchio al suolovogliamo il mondo e lo vogliamoora, ora? ora!Notte persiana, bambina, guarda la luce, bambinaSalvaci! Gesù!, salvaci!Cosi quando la musica finisceQuando la musica finisce, yeahQuando la musica finisceSpegni le luciBhe la musica é la tua amica specialeBalla sul fuoco come si intendeLa musica é la tua sola amicaFino alla fine THE DOORS  
  L'IMPOSSIBILE     Ah! quella vita della mia infanzia, la strada maestra per ogni tempo, sovrumanamente  sobrio, più disinte- ressato del  migliore  fra i mendicanti,  fiero di non avere né paese, né amici, che sciocchezza era.  -  E  me ne accorgo solo ora!   - Ho avuto ragione di disprezzare quei bravuomini che  non  perderebbero l'occasione di una carezza,  pa- rassiti della pulizia e della salute delle nostre donne, oggi che vanno così poco d'accordo con noi.   Ho avuto ragione in tutti i miei sdegni: perché evado!   Evado!   Mi spiego.   Soltanto ieri, sospiravo: "Cielo! in quanti siamo dannati quaggiù! Quanto tempo ho già passato con questa combriccola! Li conosco tutti. Ci riconosciamo sempre; ci facciamo schifo. La carità ci è sconosciuta.  Ma sia- mo educati; le nostre relazioni con il mondo sono molto corrette". E c'è da stupirsi?  Il mondo! i mercanti, gli ingenui! - Noi non siamo disonorati. - Ma gli eletti, come ci accoglierebbero?  Ora, c'è gente astiosa e allegra, falsi eletti,  perché per avvicinarli abbiamo bisogno di audacia o umiltà.  Sono gli unici eletti.  Non  sono dei  benedicenti!   Avendo ritrovato in me due soldi di ragione  -  passerà presto! -  vedo che il mio malessere deriva dal  non essermi figurato per tempo che siamo in Occidente.  Le paludi occidentali!  Non che io creda alterata la luce, estenuata la forma, stravolto il  movimento…   Bene!  ecco che il mio spirito vuole  assolutamente  accollarsi  tutti gli sviluppi crudeli che lo spirito ha subito dopo la fine dell'Oriente…  Ne  ha di pretese,  il mio spirito!   …I miei due soldi di ragione son finiti! -  Lo spirito è autorità, vuole che io sia in Occidente.  Bisognerebbe farlo tacere per concludere come volevo.   Mandavo al diavolo le palme dei martiri,  i raggi dell'arte,  l'orgoglio degli inventori,  l'ardore dei predoni; ritornavo all'Oriente e alla saggezza primigenia ed eterna. - Pare che sia un sogno di grossolana pigrizia!   Eppure, non pensavo molto al piacere di sfuggire alle sofferenze moderne. Non aspiravo alla saggezza ba- starda del Corano.  -  Ma non è forse un supplizio reale il fatto che, dopo questa dichiarazione della scienza, il cristianesimo, l'uomo si reciti, si provi le evidenze, si gonfi di piacere al ripetersi queste  prove,  e viva sol- tanto così! Tortura  sottile,  sciocca;  fonte  delle  mie  divagazioni  spirituali.  La natura  potrebbe  annoiarsi,  forse! Monsieur Prudhomme è nato insieme a Cristo. ARTHUR RIMBAUD