INCONTRO CON UN CHERUBINOBere in un solo sorso la saggezza,visione di tutta la verità all’improvvisoquando mi apparve lo sguardo che veniva dall’ignoto del mio stesso cuore.Nulla più sarà pace,i sussurri delle lucciole sono grandi come il cielo notturno,metamorfosi della salvezza in devozione acerrima e pericolosa,il sogno diventa missione, la speranza da scostare e fare il passo nella foresta in fiammeperché le sue parole fanno imperare la bellezza della compassione.Un viso intento a lanciare l’aurora, a squarciare la pesantezza dell’anima,un viso che non avrà mai una espressione senza l’amore più fondo,lui fa vegliare le stelle sulle tue spalle, acconsente alla vita più splendida,leggero come un fiocco di neve è il sole di fronte al suo cuore,preferisce le nostre risa all’adorazione.Tutta la storia dell’umanità è uno dei suoi mille ciondoli,nella foga della meraviglia dissi: inspiegabile tutto senza ammettere la sacralità,fui tirato via dai venti del paradiso,per dieci anni che sembrarono un attimo nel vociferare delle creature mute,mi accorsi di una cicatrice di preghiera su me,vidi l’umanità nelle sabbie mobili per sentimenti piccoli come una lampadina,nelle sabbie mobili per qualcosa che fa ridere gli scarabei,il mondo ha lo stesso grande incubo,che con lei, la mia misteriosa e dolce lei trafiggemmo nel cranio.Lui è vestito di miracoli e i suoi boccoli sembrano più pericolosi della spada,se vedi che corre qualcosa di paradisiaco sull’orizzonte,come un mito d’amore, come un fuoco che attraversa la mente,che fa fuggire l’umanità e innamorare il devotosarà un cherubino?Altrimenti cosa era lo scintillare dovunque di quell’attimo? ALESSANDRO IDISIUM
CIRCA GLI ANGELI
INCONTRO CON UN CHERUBINOBere in un solo sorso la saggezza,visione di tutta la verità all’improvvisoquando mi apparve lo sguardo che veniva dall’ignoto del mio stesso cuore.Nulla più sarà pace,i sussurri delle lucciole sono grandi come il cielo notturno,metamorfosi della salvezza in devozione acerrima e pericolosa,il sogno diventa missione, la speranza da scostare e fare il passo nella foresta in fiammeperché le sue parole fanno imperare la bellezza della compassione.Un viso intento a lanciare l’aurora, a squarciare la pesantezza dell’anima,un viso che non avrà mai una espressione senza l’amore più fondo,lui fa vegliare le stelle sulle tue spalle, acconsente alla vita più splendida,leggero come un fiocco di neve è il sole di fronte al suo cuore,preferisce le nostre risa all’adorazione.Tutta la storia dell’umanità è uno dei suoi mille ciondoli,nella foga della meraviglia dissi: inspiegabile tutto senza ammettere la sacralità,fui tirato via dai venti del paradiso,per dieci anni che sembrarono un attimo nel vociferare delle creature mute,mi accorsi di una cicatrice di preghiera su me,vidi l’umanità nelle sabbie mobili per sentimenti piccoli come una lampadina,nelle sabbie mobili per qualcosa che fa ridere gli scarabei,il mondo ha lo stesso grande incubo,che con lei, la mia misteriosa e dolce lei trafiggemmo nel cranio.Lui è vestito di miracoli e i suoi boccoli sembrano più pericolosi della spada,se vedi che corre qualcosa di paradisiaco sull’orizzonte,come un mito d’amore, come un fuoco che attraversa la mente,che fa fuggire l’umanità e innamorare il devotosarà un cherubino?Altrimenti cosa era lo scintillare dovunque di quell’attimo? ALESSANDRO IDISIUM