capitelli sia vuoti

MAGIA O VERSI?


 EMILY DICKINSON Destatevi nove muse, cantatemi una melodia divina,dipanate il sacro nastro, e legate il mio Valentino! Oh la Terra fu creata per amanti, damigelle, e spasimanti disperati,per sospiri, e dolci sussurri, e unità fatte di due,tutte le cose si vanno corteggiando, in terra, o mare, o aria,Dio non ha fatto celibe nessuno eccetto te nel suo mondo così bello!La sposa, e poi lo sposo, i due, e poi l'uno,Adamo, ed Eva, sua consorte, la luna, e poi il sole;la vita fornisce la norma, chi obbedisce sarà felice,chi non serve il sovrano, sia appeso all'albero fatale.Il superbo cerca l'umile, il grande cerca il piccolo,nessuno non trova chi ha cercato, su questa terrestre sfera;L'ape fa la corte al fiore, il fiore risponde al suo appello,ed essi celebrano nozze gioiose, i cui invitati sono cento foglie;il vento corteggia i rami, i rami si fanno conquistare,e il padre affettuoso cerca la fanciulla per il figlio.La tempesta si aggira sulla riva mormorando un dolente canto,il frangente con occhio pensoso, volge lo sguardo alla luna,i loro spiriti si fondono, si scambiano solenni giuramenti,mai più canterà lui dolente, e lei scaccerà la sua tristezza.Il verme corteggia il mortale, la morte reclama una sposa viva,la notte al giorno è sposata, l'aurora al vespro;la Terra è un'allegra damigella, e il Cielo un cavaliere tanto sincero,e la Terra è alquanto civettuola, e a lui sembra vano implorare.Ora l'applicazione pratica, al lettore dell'elenco,per portarti sulla retta via, e mettere in riga la tua anima;tu sei un assolo umano, un essere freddo, e solitario,non avrai una dolce compagna, raccoglierai ciò che hai seminato.Non hai mai ore silenti, e minuti sempre troppo lunghi,e un sacco di tristi pensieri, e lamenti invece di canti?C'è Sarah, ed Eliza, ed Emeline così bella,e Harriet, e Susan, e quella con la chioma arricciata!I tuoi occhi sono tristemente accecati, eppure puoi ancora vederesei vere, e avvenenti fanciulle sedute sull'albero;accostati a quell'albero con prudenza, poi arrampicati ardito,e cogli colei che ami di più, non curarti dello spazio, né del tempo!Poi portala tra le fronde del bosco, e costruisci per lei un pergolato,e dalle ciò che chiede, gioielli, o uccelli, o fiori;e porta il piffero, e la tromba, e batti sul tamburo -e da' il Buongiorno al mondo, e avviati alla gloria casalinga! 
 LA MAGIA Di polvere cavalcata da miraggi appuntiti,seguimi amico nell’imbizzarrirsi sbavante delle stelle cadenti,o in corridoi dove gli spettri non contano,corridoi dove cogli l’attimo, anticipi la luce,corridoi stretti dove puoi far accadere una profezia o tradire la tua nascita,vieni nelle piazze a vedere che fine ha fatto la magia,nel nero dell’amore,nel terrore di aver capito che il cielo vivema anche nella sete soddisfatta col sole,nel sentimento veggente che fa tremare i misteri oscuri,stracciamo il velo che non ti fa chiamare parente il cielo,vivisezioneremo le virtù per vedere da dove viene realmente una lacrima sincera,partire amico perché sappiamo dove colpire l’ingranaggio dell’incertezza infinita,seguimi nella notte in cui sfidiamo l’universocon promesse fatte ad un gigante eliotropo, a nostro agio in essa come fantasmi,con bianchi denti sfidiamo l’intero ignoto.Seguimi nei venti magici quando bussano alla porta e crediamo non sia nessuno,nelle ombre e nei riflessi c’è una mappa nitida al bambino,muoviti con me amico verso gli affidamenti che facemmo alla luna piena,raggiungiamo la magia che avvera i segreti del panorama, che prevede il movimento delle fiamme, che fa passare il tempo con carnevaleschi miracoli,avremo amico escoriazioni dovute al seguir invulnerabilità mistichema una cicatrice che non ci farà scordare della magia dell’ esistenza,un orizzonte senza pietà ci sarà per noi,nuvole mute e occhi socchiusi dalla magia conosciuta,se credevi che la magia fosse per le risa sbagliavi, la magia è per far sentire le ragioni dei vulcaniè per accordare il suono del mare, è smascherare sacralità, è un sacrificio di una libellula brillante che volava pacifica,è tradurre le parole di una buia foresta, è la pietà di fronte all’universo che muove i suoi passi come un eterno neonato che cade in continuazione sulla magia che conoscono gli angeli devastanti.La magia è far uscire dal formicaio l’umanitàin questa notte desiderata persino dalle divinità più potenti,notte stellata carica di odori invidiata da ciò che nemmeno forse esiste,notte che non può essere migliorata da nessuno,notte di una perfezione che si contorce d’estasi nella sua brezza scintillante. ALESSANDRO IDISIUM  
  POETI FUTURIPoeti futuri! Oratori, cantori, musicisti futuri!Non l'oggi mi può giustificare e chiarire chi sono,Ma voi, stirpe nuova, atletica, schietta, continentale,maggiore d'ogni altra conosciuta,Sorgete! Spetta a voi giustificarmi.Io non scrivo solo una o due parole per indicare il futuro,Non avanzo che un attimo, per poi voltarmi eRiaffrettarmi nel buio.Io sono un vagabondo che non si ferma mai, che getta aCaso uno sguardo su di voi e storna il viso,Lasciandovi il compito di analizzarlo e definirlo,Da voi aspettandosi cose più importanti.WALT WITHMAN