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« I POETIMAGIA O VERSI? »

CIRCA GLI ANGELI

Post n°20 pubblicato il 21 Febbraio 2010 da purceddduzzzi
 

INCONTRO CON UN CHERUBINO

Bere in un solo sorso la saggezza,

visione di tutta la verità all’improvviso

quando mi apparve lo sguardo che veniva dall’ignoto del mio stesso cuore.

Nulla più sarà pace,

i sussurri delle lucciole sono grandi come il cielo notturno,

metamorfosi della salvezza in devozione acerrima e pericolosa,

il sogno diventa missione,

la speranza da scostare e fare il passo nella foresta in fiamme

perché le sue parole fanno imperare la bellezza della compassione.

Un viso intento a lanciare l’aurora,

a squarciare la pesantezza dell’anima,

un viso che non avrà mai una espressione senza l’amore più fondo,

lui fa vegliare le stelle sulle tue spalle,

acconsente alla vita più splendida,

leggero come un fiocco di neve è il sole di fronte al suo cuore,

preferisce le nostre risa all’adorazione.

Tutta la storia dell’umanità è uno dei suoi mille ciondoli,

nella foga della meraviglia dissi:

inspiegabile tutto senza ammettere la sacralità,

fui tirato via dai venti del paradiso,

per dieci anni che sembrarono un attimo nel vociferare delle creature mute,

mi accorsi di una cicatrice di preghiera su me,

vidi l’umanità nelle sabbie mobili per sentimenti piccoli come una lampadina,

nelle sabbie mobili per qualcosa che fa ridere gli scarabei,

il mondo ha lo stesso grande incubo,

che con lei, la mia misteriosa e dolce lei trafiggemmo nel cranio.

Lui è vestito di miracoli e i suoi boccoli sembrano più pericolosi della spada,

se vedi che corre qualcosa di paradisiaco sull’orizzonte,

come un mito d’amore, come un fuoco che attraversa la mente,

che fa fuggire l’umanità e innamorare il devoto

sarà un cherubino?

Altrimenti cosa era lo scintillare dovunque di quell’attimo?

 

ALESSANDRO IDISIUM

 

 

L'ANGELO DI LYON


Fu la visione di Anna Maria con il rosario tra le dita
Ad incantare lo stregone e a fargli cambiar vita
Lasciò la scena in un vestito grigio, lasciò un messaggio con un sorriso
Diceva: "Parto per Lione, e cerco un angelo del Paradiso"

Salì sule treno che portava a Bruxelles, ordinò cognac e croissants
Fece l'elenco dei suoi beni futili nella carrozza restaurant
Pensò alle ville e alle piscine, ai pezzi rari da collezione
E fece un voto come San Francesco per il suo angelo di Lione

E cantò l'Ave Maria, almeno i versi che ricordava
Mentre guardava dal finestrino l'ombra del treno che lo portava
e ad occhi chiusi sognò quei due fiumi, il Rodano e la Saône
Simbolo eterno delle due anime maschio e femmina di Lyon

Restò ad aspettare sul vecchio ponte, pensò all'incontro di un anno fa
Ma i giorni vanno e diventano mesi, quattro stagioni son passate già
Ora il suo abito è tutto stracciato, somiglia proprio ad un barbone
Gira le strade e cerca ad ogni passo il suo angelo di Lione

Stanotte nella cattedrale mille candele stanno bruciando
Le tiene accese suor Eva Maria a mano a mano che si van consumando
E dentro ai vicoli come in sogno trascina il passo lo straccione
Il vecchio scemo fuori di testa per il suo angelo di Lione

E cantò l'Ave Maria, almeno i versi che ricordava
Mentre fissava sui vecchi muri la propria ombra che lo seguiva
E attraversò quei due sacri fiumi, il Rodano e la Saône
E l'acqua scura come il mistero di quell'angelo di Lyon

FRANCESCO DE GREGORI

 

 

SCRITTO SU SAN MICHELE ARCANGELO

 

Principe nobilissimo delle angeliche Gerarchie, valoroso guerriero dell'Altissimo, amatore zelante della gloria del Signore, terrore degli angeli ribelli, amore e delizia di tutti gli Angeli giusti, Arcangelo San Michele, desiderando io di essere nel numero dei tuoi devoti, a te oggi mi offro e mi dono.

Pongo me stesso, il mio lavoro, la mia famiglia, gli amici e quanto mi appartiene sotto la tua vigile protezione.

E' piccola la mia offerta essendo io un misero peccatore, ma tu gradisci l'affetto del mio cuore.

Ricordati che se da quest'oggi sono sotto il tuo patrocinio tu devi assistermi in tutta la mia vita.

Procurami il perdono dei miei molti e gravi peccati, la grazia di amare di cuore il mio Dio, il mio caro salvatore Gesù, la mia dolce Madre Maria, e tutti gli uomini miei fratelli amati dal Padre e redenti dal Figlio.

Impetrami quegli aiuti che sono necessari per arrivare alla corona della gloria.

Difendimi sempre dai nemici dell'anima mia specialmente nell'ultimo istante delle mia vita.

Vieni in quell'ora, o glorioso Arcangelo, assistimi nella lotta e respingi lontano da me, negli abissi d'inferno, quell'angelo prevaricatore e superbo che prostrasti nel combattimento in Cielo.

Presentami, allora, al trono di Dio per cantare con te, Arcangelo San Michele, e con tutti gli Angeli lode, onore e gloria /a Colui che regna nei secoli eterni.

Amen.

 

 
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