L'Informatore

Per PD-PDL-UDC e affini prove tecniche di Inciucio. Ma Maisetti tiene il punto.


Giornale di Brescia - 05/09/2009 (pag. 25)Bim e Comunità, il nodo non è scioltoGiovedì sera nuovo infruttuoso incontro tra i rappresentanti delle forze politiche locali alla ricerca di un accordo per il governo e la presidenza degli enti comprensoriali. La Lega Nord non ha partecipatoTutti dentro tranne uno. Perché il nodo non si scioglie. Questa è, ad oggi, la situazione della politica sovracomunale in Valcamonica. Giovedì sera si è riunito di nuovo il «G8 camuno», coi rappresentanti delle forze politiche locali (sempre meno uno), per proseguire le trattative per la formazione del nuovo governo di Comunità montana e Bim. È stata una sorta di partita tra i rappresentanti del centrosinistra (i 21 firmatari del documento di agosto, che costituiva il gruppo civico camuno-sebino) e il resto del mondo.Il match è ancora tutto da giocare, ma il tempo è partito dalla ricerca di un’alleanza più ampia e istituzionale possibile. In campo, l’altra sera, ci si aspettava di vedere tutte le squadre con tutti i giocatori (centrosinistra, Pdl, Lega, Udc e pochi altri). Dagli «spogliatoi», invece, non è uscita la Lega Nord, perché «non si siede ad alcun tavolo con l’Udc». I numeri per governare senza il Carroccio ci sarebbero, ma cadrebbe il principio del governo istituzionale e potrebbero scricchiolare gli equilibri nel centrodestra. «La Lega - dice il segretario camuno Mario Maisetti - non viene meno ai suoi principi. Piuttosto stiamo all’opposizione. C’è un accordo istituzionale al nostro interno che ci impedisce di trattare con l’Udc finché non chiarirà la sua posizione. E poi, già prima delle elezioni, avevamo sottoscritto un accordo col Pdl per la riunificazione degli Enti e il contenimento dei costi: ora più nessuno lo vuole rispettare».Nell’ipotesi di un’alleanza tra centrosinistra e centrodestra, a scricchiolare sarebbero gli equilibri di quest’ultimo. «Nel rispetto della Lega, che consideriamo un alleato importante - spiega Franco Gelfi del Pdl -, non possiamo pensare che i Comuni di centrodestra se ne stiano ancora fuori dalla gestione amministrativa degli Enti. I sindaci vengono eletti per governare, non per stare all’opposizione. Certo, questa posizione potrebbe creare problemi a livello superiore, ma il centrodestra camuno vuole incidere».Mentre gli scenari si vanno delineando, sui nomi dei presidenti nessuno si spende, anche se qualche voce circola. Per la Comunità montana, la riconferma di Sandro Bonomelli è quotata («Se serve ci sono», ha ribadito), ma nel centrosinistra è girato anche il nome di Corrado Tomasi, ex sindaco di Temù. Per il Bim si parla di una presidenza di centrodestra, che potrebbe andare a Franco Gelfi, Corrado Scolari o Francesco Abondio. È presto per dire come andrà a finire. L’assemblea deve insediarsi e il presidente e il direttivo essere eletti entro fine settembre. Appuntamento a giovedì 10, per la partita di ritorno.Giuliana Mossoni